La non così salda maggioranza giallorossa a Palazzo Madama potrà contare sui voti – che forse si riveleranno decisivi – dei senatori a vita. Dei sei, tre hanno comunicato in Aula il proprio voto favorevole al Conte-bis. "Ho compreso i rischi e le possibili conseguenze di una crisi con la Finanziaria alle porte, quindi credo che sia mio dovere evitare questo rischio ai cittadini", ha infatti dichiarato in Senato Elena Cattaneo, motivando il suo sì al governo di Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Infine, ha però aggiunto: "Il mio voto di fiducia oggi non è incondizionato, ma sarà legato di volta in volta ai singoli temi".
Alla neurobiologa, ha fatto eco nell'emiciclo Liliana Segre, sulla stessa linea della collega. La testimone e sopravvissuta alla Shoah, nominata senatrice a vita da Sergio Mattarella nel gennaio 2018, ha spiegato: "Mi accingo a esprimere fiduciosa un voto favorevole al nuovo governo. Il mio atteggiamento di fronte alla realtà e al clima che ha segnato la nascita del governo è di preoccupazione ma al tempo stesso di speranza". A seguire, ha così continuato: "Vorrei che questo governo nascesse non solo dalle legittime valutazioni di convenienza politica, ma dalla consapevolezza di uno scampato pericolo e mi attendo che operi per ripristinare un terreno di valori condivisi fatto di difesa della democrazia e principi di solidarietà previsti nella nostra Costituzione".
Dunque, in Senato è stato il turno anche dell'ex premier Mario Monti: "Voterò per la fiducia e di volta in volta valuterò quella che potrà essere la mia opinione".
A Palazzo Madama
sono attesi gli altri tre senatori a vita: oltre a Giorgio Napolitano, che presumibilmente voterà sì, si aspetta di sapere gli orientamenti di Carlo Rubbia e Renzo Piano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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