Un bando pubblicato in sordina e un maxi stanziamento che riempirà le tasche dei “professionisti” dell’accoglienza. Così Chiara Appendino manterrà parzialmente fede alla promessa di sgomberare il Villaggio Olimpico ex Moi “entro l’anno”. Spendendo una cifra faraonica, oltre 2 milioni di euro, che serviranno a “sistemare” appena il 10% degli occupanti, tutti immigrati, che vivono nelle palazzine e negli scantinati del vecchio e degradato Villaggio Olimpico.
Una struttura che si estende su una superficie di 90 mila metri quadri, una città nella città popolata, da 4 anni a questa parte, da più di mille persone. Si definiscono tutti “profughi” o “rifugiati politici” ma, come è emerso dalle cronache nere che hanno scandito gli ultimi anni, lì c’è di tutto. Anche i clandestini. E all’esito dell’ultimo censimento effettuato dal Comune di Torino non arriva alcuna rassicurazione in merito. Come spiegano dalla dirigenza del servizio stranieri, infatti, non è stato possibile stabilire il numero effettivo degli aventi diritto ad una soluzione alloggiativa alternativa.
A svelare tutte le incongruenze e le lacune della maldestra operazione di bonificata dell’ex Moi è un accesso agli atti eseguito dai consiglieri circoscrizionali di Fratelli d’Italia. Immediatamente cavalcato da Augusta Montaruli e Maurizio Marrone, esponenti torinesi del partito della Meloni, il caso si è trasformato nell’ennesima figuraccia dell’amministrazione penstastellata: “Avevano promesso la liberazione del Villaggio Olimpico ex Moi dagli immigrati che lo occupano, ma abbiamo beccato cosa nascondevano dietro slogan e finte promesse”.
A partire dai “numeri ridicoli in relazione alle aspettative sollevate dal sindaco e alla cifra da capogiro stanziata nella gara”. L’operazione, infatti, riguarda appena 67 occupanti, meno del 10% del totale. Questo, attaccano i due meloniani, sbugiarderebbe le previsioni del sindaco e dimostrerebbe che dietro alla manovra si nasconde un business poco trasparente. “Per così poche persone da accogliere la Giunta Appendino spreca oltre 2 milioni di euro, per la precisione 1.568.237,40 euro per sistemarne 50 in immobili trovati dalle cooperative e 488.792,16 per sistemarne 17 in alloggi di proprietà comunale. Si tratta evidentemente dell’ennesima regalaia alle solite coop specializzate in assistenza agli immigrati”.
Gli alloggi comunali già individuati, inoltre, si trovano tutti in zone periferiche e degradate: 4 a nord e uno a sud della città. “Non esattamente il posto più indicato - osservano i due - per accogliere immigrati provenienti da un’occupazione nota per stupri, sequestri, spaccio, violenze e prostituzione senza nemmeno comunicarlo alla cittadinanza e chiedere il parere alle circoscrizioni coinvolte”. E venendo proprio ai beneficiari dell’accoglienza grillina, “gli uffici comunali confermano di non sapere se sono veri rifugiati oppure no”.
Per questo, oggi, una delegazione di Fratelli d’Italia e una
dell’Associazione Soccorso Tricolore si sono date appuntamento davanti ad uno degli immobili destinati agli ex occupanti del Moi. Tra tricolori e slogan il messaggio è: “Qui i finiti profughi non li faremo entrare”.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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