Un lama del circo Madagascar di Maya Orfei ieri ha lasciato di stucco gli abitanti di Genova e molti sportivi che facevano jogging lungo la passeggiata di Corso Italia. Se lo sono visti sfilare davanti, per poi essere seminati dall'animale, che alla fine è stato catturato.
Farlo uscire dalla gabbia, secondo i vertici del circo, sarebbe stato un «dispetto» degli animalisti avvenuto nelle stesse ore in cui, davanti al rifugio faunistico del Casteller, in Trentino, si erano riunite 500 persone chiamate a raccolta da Scobi e Assemblea Antispecista per protestare contro l'abbattimento e la detenzione di Jj4, l'orsa «colpevole» di aver ucciso il 5 aprile il 26enne Andrea Papi. «Abbiamo deciso di partecipare perché la cosa non è come la dipingono - commenta Franco, arrivato da Salorno -. Hanno voluto mettere questi orsi per scopo turistico. Poi il progetto è stato sfuggito di mano alla Provincia ed è naufragato». Lui, come molti altri, avevano preso parte venerdì anche al sit-in di Oipa davanti al Palazzo della Provincia di Trento. «Abbiamo 400 mila ettari di bosco - spiega -. Si potrebbe trovare un'area di un centinaio di ettari, non una gabbia come il Casteller. Bisogna poi fare chiarezza sull'accaduto. Magari Jj4 ha protetto i cuccioli». Massimiliano e Sonia nel 2020 avevano difeso M49. «Siamo contro l'abbattimento e contro la detenzione degli orsi. Ci sono altri provvedimenti che si sarebbero dovuti prendere venti anni fa come cassonetti anti-orso e corridoi faunistici, mai accettati dall'amministrazione Fugatti». Polizia e finanzieri in tenuta anti-sommossa non sono serviti, perché la protesta è stata pacifica.
«L'idea di uccidere questi tre orsi è irricevibile. Gaia, Johnny e Amir liberi (ovvero Jj4, Mj5 e M62) - dice un'attivista -. Siamo qui oggi per dire a Fugatti che i trentini e le trentine non credono alle sue bugie. Servono misure di prevenzione». L'ordinanza di abbattimento per Jj4 e Mj5 firmata dal governatore Fugatti è stata sospesa dal Tar a seguito del ricorso di Lav e Leal e il futuro dei due verrà deciso l'11 e il 25 maggio. Il ministro dell'Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha ricordato che sull'eventuale trasferimento degli orsi dal Trentino dovrà decidere il tavolo tecnico presieduto dal sottosegretario Claudio Barbaro.
Intanto ieri a Genova tre ragazzi avrebbero aperto la porta della gabbia del lama, che si trovava nel circo di Maya Orfei, in piazzale Kennedy. Pino, questo il nome dell'animale, ha girellato un po' nel quartiere della Foce, poi ha iniziato a correre per Corso Italia e la gente ha avvertito i carabinieri, che hanno girato la segnalazione ai circensi. A quel punto il lama è stato bloccato. «Un gruppetto di persone - accusano i vertici del circo - si sono intrufolate tra le scuderie mentre i guardiani stavano facendo il giro di controllo e hanno aperto tutti i cancelli invitando gli animali a uscire dai recinti. Scappando gridavano lasciate liberi gli animali. Per noi questo è un crimine».
Ma a stretto giro è arrivata la risposta delle associazioni Gaia, Lav e animalisti Genova: «Sono dichiarazioni gravi che andranno comprovate, molto più probabile si tratti di importanti carenze nell'organizzazione interna del circo. Ci auguriamo che le autorità competenti chiariscano le responsabilità».
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