Show dei Repubblicani e primo fango su Trump. "È crudele e bugiardo"

Regia ai produttori del reality "The Apprentice". L'audio della sorella: "Un uomo senza principi"

Show dei Repubblicani e primo fango su Trump. "È crudele e bugiardo"

Un «Trump show» in cui verrà onorata «la grande storia americana»: è questo il segno distintivo della convention repubblicana che prende il via questa sera e si concluderà giovedì con il discorso di accettazione ufficiale della nomination da parte del presidente.

Donald Trump vuole un appuntamento più movimentato e soprattutto più ottimista della kermesse democratica, che per il tycoon è stata «la più buia, arrabbiata e triste della storia Usa, quattro giorni spesi a dipingere l'America come un paese razzista e orribile che deve essere salvato». Per l'appuntamento del Grand Old Party, invece, il Comandante in Capo ha ingaggiato due produttori del suo reality show The Apprentice. E, rompendo il protocollo che riserva al candidato l'ultima serata, il presidente interverrà ogni giorno: unico precedente, quello di Franklin Delano Roosevelt, nel 1940. Nonostante la maggior parte della convention sarà virtuale (come è stato per l'Asinello), necessità dettata dall'emergenza coronavirus, oggi un piccolo numero di leader repubblicani sarà fisicamente presente a Charlotte, North Carolina, la città designata a ospitare l'evento, e in serata voteranno di persona la nomination di Trump. È attesa pure una visita di «The Donald» in persona, dopo che ha accusato su Twitter il rivale Joe Biden di aver «grandemente mancato di rispetto» al Wisconsin «non facendo neppure una piccola visita a Milwaukee», dove doveva tenersi la kermesse dem.

Da domani, invece, l'evento si sposterà nella capitale, tra l'auditorium Mellum e la Casa Bianca: la first lady Melania parlerà dal Rose Garden (appena restaurato). La star di mercoledì sarà invece Mike Pence, che parlerà live da Fort McHenry, a Baltimora (Maryland), location storica famosa per aver respinto nel 1814 un attacco della Marina britannica ispirando la poesia «Star Spangled Banner», diventata il testo dell'inno nazionale statunitense. Sul palco anche molti dei big repubblicani: il segretario di stato Mike Pompeo, l'ex ambasciatrice all'Onu Nikki Haley, la governatrice del South Dakota Kristi Noem, il senatore Tim Scott. Non c'è dubbio che Trump e i suoi continueranno ad attaccare gli avversari, avvertendo che la loro vittoria porterebbe la depressione economica e altre violenze nelle strade. Ma ogni notte verranno anche raccontate storie di cittadini comuni piene di «speranza e patriottismo», da contrapporre ai toni foschi degli avversari. Ci saranno poi i genitori dell'operatrice umanitaria Kayla Mueller, uccisa dall'Isis nel 2015, Alice Johnson, la donna che stava scontando l'ergastolo fino a quando Trump non ha commutato la sua condanna (a sostenere la sua causa era stata Kim Kardashian). E infine Mark e Patricia McCloskey, la coppia del Missouri denunciata per aver puntato le armi contro i manifestanti del movimento Black Lives Matter.

Intanto, proprio alla vigilia della convention del Grand Old Party, il Washington Post ha diffuso delle registrazioni della sorella del presidente, l'ex giudice federale Maryanne Trump Barry, che descrive il fratello come un uomo «crudele», «bugiardo», «ipocrita», «senza principi». A realizzare l'audio - segretamente - è stata la nipote Mary Trump, già autrice di un libro di accuse contro lo zio. L'83enne sorella di Trump lo critica per la separazione delle famiglie degli immigrati: «Tutto quello che vuole è far presa sulla sua base. Non ha alcun principio, nessuno». E quando Mary le chiede che cosa ha realizzato Donald da solo, lei le risponde: «Cinque bancarotte».

La risposta del tycoon: «Ogni giorno c'è qualcos'altro, che importa. Mi manca mio fratello e continuerò a lavorare duro per il popolo americano. Non tutti sono d'accordo ma i risultati sono evidenti. Il nostro Paese diventerà presto più forte che mai».

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