Show a vuoto di Soumahoro nel ghetto del Foggiano

"Mi occupo dei braccianti". E il deputato nella bufera chiama le tv per dimostrarlo. Ma resta solo

Show a vuoto di Soumahoro nel ghetto del Foggiano

«Io dei braccianti me ne sono occupato anche stasera, c'è stato un vasto incendio nell'insediamento di Torretta Antonacci e mi hanno contattato per sollecitare l'intervento dei vigili del fuoco», così ha esordito l'onorevole Aboubakar Soumahoro, durante l'intervista condotta da Giovanni Floris, insieme ad Alessandro Sallusti, proprio nel giorno dell'incendio nel ghetto foggiano.

A quanto racconta il deputato con gli stivali, il suo intervento è stato fondamentale così come la visita di perlustrazione sul posto, che ha fatto proprio due giorni fa. «È venuto ieri e ha fatto il suo show», racconta però a Il Giornale Mohammed Elmajdi, presidente di Anolf Puglia, l'associazione che gestisce Torretta Antonacci. «C'era solo Soumahoro con i suoi, non più di 5 persone», continua Elmajdi sbugiardando le proclamate e presunte gesta eroiche dell'onorevole.

A confermare questa versione, un video che lo stesso Soumahoro ha pubblicato sulla sua pagina Facebook mostrando le baracche incendiate e quattro persone al seguito. L'ennesimo goffo tentativo del deputato di dimostrare quel suo «io quel posto non l'ho mai abbandonato» - rivolto al direttore di Libero Alessandro Sallusti - ma che, in realtà, sembrerebbe rivelarsi una completa debacle. Anche sull'indispensabile impegno di sollecitare le autorità, Soumahoro continua a cadere. «Ci sono due tesi sull'incendio: o è nato dai fuochi che i braccianti accendono quando le temperature si fanno più rigide o è stato un atto doloso - spiega Elmajidi - in ogni caso le forze dell'ordine erano lì al momento delle fiamme». Ma c'è di più: il deputato paladino degli ultimi ha puntato il dito contro quella stampa che non ha mai parlato del vero tema e cioè i precari, i braccianti e le persone malpagate. A suo dire, il piano malefico dei giornalisti sarebbe sempre stato quello di affossare lui. «Chi cerca di dare rappresentanza alle loro sofferenze (dei braccianti ndr) - racconta Soumahoro a Floris - va piegato, va distrutto e se i braccianti vivono all'interno di un incendio come quello di stasera nessuno ne parla».

Ebbene ci ha pensato lui, o almeno ci ha provato, a costruire il teatrino perfetto. «Soumahoro ieri, prima di venire a Torretta Antonacci, ha contattato anche le tv chiedendo che venissero troupe e giornalisti per filmare la sua presenza qui», raccontano a Il Giornale abitanti di Torretta Antonacci e rappresentanti della realtà del ghetto.

«È arrivato da solo al ghetto» - ci racconta il presidente Anolf - «ha fatto il video e se ne è andato».Lo show è durato poco, senza l'appoggio degli ormai ex fedeli e senza quella stampa che, visti i fatti, ha smesso di osannare il personaggio che sembrerebbe, ormai, creato ad hoc per un pubblico in cerca di «salvatori».

«Soumahoro non vuole mollare e il fatto che sia stato invitato di nuovo a La7 è la ricerca per riaccreditarsi. Ha avuto tutto il tempo sufficiente per aggiustare le cose», conclude Elmajdi.

Un tempo che, però, non sembrerebbe stato però sufficiente a risalire da quel buco nero in cui il deputato è finito e dove continua ad affondare proprio per sua stessa mano, tra dichiarazioni confuse, giustificazioni inesistenti e show improvvisati».

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