Si tratta sulle terre rare: "Intesa vicina". Kellogg ricuce e "disinnesca" il tycoon

Dopo aver respinto la prima bozza, Kiev apre al compromesso. L'inviato Usa vede Zelensky e lo elogia: "È un leader coraggioso"

Si tratta sulle terre rare: "Intesa vicina". Kellogg ricuce e "disinnesca" il tycoon
00:00 00:00

Si tratta e si continua a trattare. A fatica, accettando compromessi e anche ingoiando qualche rospo ma trattare sembra essere l'unica soluzione possibile per l'Ucraina. Anche e soprattutto dopo il voltafaccia di Donald Trump per cui Kiev si sente tradita. Ma senza l'appoggio di Washington è evidente che il futuro dell'Ucraina sarebbe ben più fosco e vicino a Mosca di quanto lo sarebbe senza. E così, rigettata non senza sdegno la prima di bozza sulla cessione di risorse naturali, ritenuta inaccettabile, si avvicina l'accordo su nuove basi mentre l'inviato americano in Ucraina Keith Kellogg ha incontrato a Kiev il presidente ucraino Volodymyr Zelensky cercando di ricucire quanto più possibile gli strappi trumpiani degli ultimi giorni.

Di certo funzionari americani e ucraini hanno avviato negoziati sullo sfruttamento delle risorse minerarie strategiche dell'Ucraina. «C'è uno scambio costante di bozze di documenti, ne abbiamo inviata un'altra ieri. Stiamo aspettando una risposta americana», ha spiegato all'Afp una fonte ucraina al tavolo dei negoziati. «L'accordo sulle terre rare tra Ucraina e Stati Uniti sarà firmato a breve», ha confermato il consigliere per la Sicurezza nazionale Michael Waltz, alla Conferenza dei conservatori a Washington. «Il presidente Zelensky firmerà l'accordo e lo vedrete nel breve termine. E questo è un bene per l'Ucraina. Cosa c'è di meglio per l'Ucraina di una partnership economica con gli Stati Uniti?», ha aggiunto. Forse un po' brutale ma non molto lontano dalla realtà. Trump infatti ha dimostrato di ragionare in maniera differente rispetto al resto degli alleati occidentali. Niente ideali, niente diritto internazionale, niente basi comuni di rispetto della sovranità territoriale. Lui ragiona da uomo d'affari e se dice che vuole una compensazione per le risorse messe a disposizione di Kiev (anche se non dice il vero ed esagera di molto quando snocciola numeri ben oltre quelli reali riguardo i finanziamenti americani), da lì non si smuove. E l'unico modo per Kiev di tenersi in qualche modo vicino un alleato troppo potente e influente, è quello di cedere parte delle proprie preziose risorse minerarie. In ballo ci sono miliardi di dollari. L'Ucraina dispone infatti di circa 20mila giacimenti che forniscono nel complesso 116 tipi di minerali diversi tra cui le tanto contese terre rare: titanio, litio, berillio, manganese, nichel, rame, gallio e grafite. E la zona dove si concentrano la maggior parte di queste risorse è il Donbass, non a caso una regione che la Russia vorrebbe fare propria. Un accordo con gli Stati Uniti permetterebbe quindi anche una sorta di «protezione» rispetto alle mire espansionistiche del Cremlino in tutta l'area.

Si tratta, dunque, per reciproco, e ben differente, interesse. Una tela difficile da tessere per cui l'inviato americano Kellogg sta cercando di ricomporre le fratture seguite alle dichiarazioni di Trump. «Una giornata lunga e intensa con i vertici dell'Ucraina. Discussioni ampie e positive con Volodymyr Zelensky, il coraggioso leader di una nazione in guerra e la sua talentuosa squadra di sicurezza nazionale», ha detto Kellogg dopo il faccia a faccia a Kiev.

Parole di senso completamente opposto a quelle del tycoon che aveva apertamente e a sorpresa definito «dittatore» Zelensky. Dimostrazione evidente che al di là di una dialettica sempre più violenta, in qualche modo l'asse Kiev-Washington tiene. Chi per la pace, chi per interessi. Ma si continua a trattare.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica