Londra - Il Parlamento britannico è alla mercè dei terroristi. Lo ha rivelato il Sunday Telegraph che ha scoperto gli sconcertanti risultati di una simulazione segreta effettuata alla Camera dei Comuni per testare lo stato della sicurezza. Il test ha dimostrato come un gruppo di terroristi potrebbe riuscire ad entrare a Westminster in meno di cinque minuti e fare un massacro uccidendo più di cento deputati. Nell'attacco simulato, che ha avuto luogo durante la notte, la polizia ha immaginato che gli attentatori potessero utilizzare una barca ed avere accesso al Parlamento dalla parte del Tamigi. Dopo essersi introdotti nei corridoi principali avrebbero raggiunto con facilità la Camera dei Comuni. Se la simulazione fosse stata reale nessuno avrebbe potuto evitare una strage con centinaia di vittime.
Il test è stato fatto nei mesi scorsi, quando i parlamentari erano in vacanza e la maggioranza di questi è stata tenuta all'oscuro dei risultati dell'esercitazione. Tre fonti ritenuti affidabili hanno però fatto sapere al Telegraph quanto è accaduto. «La gente sarebbe sconvolta se sapesse che cosa è successo» ha commentato una delle fonti mentre per un'altra «se l'opinione pubblica sapesse di questo nessuno verrebbe più in Parlamento. Questo luogo non è sicuro, siamo alla mercè dei terroristi». I risultati del test fanno parte di un'inchiesta più ampia sulla sicurezza avviata cinque mesi dopo l'attacco terroristico al ponte di Westminster dove un solo uomo aveva ucciso quattro persone. L'attentato allora aveva sollevato numerosi dubbi sull'efficacia delle misure di sicurezza del Parlamento, soprattutto dopo la diffusione di un video in cui si vedeva il Primo Ministro Theresa May che veniva messa in tutta fretta su un'auto e portata via e una moto che nello stesso momento entrava senza venir controllata nella zona ad accesso limitato.
Nell'inchiesta si raccomanda di installare delle barriere sul Tamigi per impedire che le imbarcazioni si avvicinino troppo al Parlamento. Una guardia armata è già stata addestrata per la protezione degli accessi dal fiume in modo da impedire a chiunque di entrare illegalmente. Sono state inoltre erette delle barriere protettive supplementari più alte a difesa dell'edificio e più di 15mila lasciapassare per gli addetti alle sicurezza sono stati rivisti dopo essersi accorti delle gravi falle esistenti nel sistema attuale.
Che la capitale britannica non sia più una città sicura lo si è visto anche di recente. Venerdì sera un uomo ha attaccato con una spada di un metro e venti tre agenti disarmati proprio di fronte ad una delle entrate di Buckingham Palace. La polizia è riuscita a disarmarlo, ma l'incidente è comunque inquietante. È di ieri la notizia che anche un secondo uomo sarebbe stato arrestato in relazione a questa aggressione. Il fermo è avvenuto durante alcune perquisizioni che l'antiterrorismo di Scotland Yard stava conducendo nella zona di residenza del primo attentatore, un ventiseienne di Luton. In seguito alla pubblicazione dell'articolo del Telegraph un portavoce della Camera dei Comuni ha dichiarato: «La sicurezza dei membri del Parlamento, dello staff e dei visitatori è la nostra massima priorità.
Mentre non possiamo commentare i dettagli del sistema di sicurezza, possiamo garantirvi che collaboriamo con la polizia e i servizi di sicurezza affinché le misure siano le più efficaci e adatte ai rischi che il Parlamento affronta».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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