Il sindaco di Bari: "I profughi a lavoro per ripulire la città"

Antonio Decaro, successore di Emiliano, ha proposto che i richiedenti asilo possano lavorare su base volontaria e gratuita per ripulire la città e per la manutenzione dei giardini pubblici

Il sindaco di Bari: "I profughi a lavoro per ripulire la città"

Profughi a lavoro al servizio del Comune. Succede a Bari dove il sindaco Antonio Decaro ha proposto al comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza che i richiedenti asilo, ospiti del centro d'accoglienza, possano, sotto forma di volontariato, pulire le strade e aiutare alla manutenzione dei giardini del capoluogo pugliese.

"È una maniera per stemperare il clima di intolleranza verso i migranti - ha spiegato il sindaco - gli ospiti del Cara potrebbero collaborare nella manutenzione delle aree a verde o nella pulizia di giardini, delle piste ciclabili o delle spiagge dando una mano alla collettività". L'iniziativa prende spunto dagli esempi di Novara e Udine dove, con un accordo tra prefettura e Comune, si sono avviati percorsi formativi di tirocinio volontario e gratuito per gli stranieri richiedenti asilo. "Potranno partecipare i migranti che vorranno, nessuno li costringerà - ha precisato De Caro durante il comitato - ma a titolo gratuito" anche perché, a norma di legge, non possono lavorare e ricevere una paga.

L'idea, secondo quanto scrive la Repubblica, potrebbe essere ben accolta anche dall'opposizione di centrodestra che mesi fa aveva lanciato una proposta simile "per integrare i migranti nella società e coinvolgerli in un processo di crescita". I migranti presenti nel Cara di Bari sono circa 1300 e trascorrono gran parte della loro giornata a piazza Umberto, luogo da cui potrebbe partire il programma di integrazione.

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