Charles re d'Inghilterra. Nessun rito, nessuna cerimonia, il semplice e doloroso passaggio di consegne. L'annuncio mortuario affisso ai cancelli di Buckingham ha consegnato la notizia al popolo assiepato e alla storia: «La Regina si è serenamente spenta a Balmoral questo pomeriggio. Il re e la regina consorte resteranno questa sera a Balmoral e faranno ritorno a Londra domani». Sciolti i dubbi, risolto il mistero, l'erede era stato designato, nessuna sorpresa, nessun colpo di scena che ha fatto parte della storia e della cronaca dei Windsor. Ora Charles dovrà affrontare comunque alcuni passaggi che fanno parte del protocollo prima di essere incoronato. Ha scelto il nome, Clarence house ha dato l'annuncio: sarà Charles III, si pensava potesse scegliere il nome di battesimo di Giorgio VI, suo nonno, che si chiamava Albert che tuttavia scelse uno degli altri suoi nomi, oggi Charles ha avuto la possibilità di farsi chiamare anche Philip o Arthur o George ma, infine, secondo logica non ha voluto cambiare l'onomastica naturale e ormai consolidata. Il primo Charles re coprì il regno dal 1625 al 1649, il successore fu Charles II dal 1649 al 1651. William, figlio di Charles III, non sarà automaticamente principe di Galles al posto di suo padre, però riceve da lui il titolo di duca di Cornovaglia, sua moglie Kate sarà la duchessa di Cornovaglia. Anche Camilla avrà un nuovo titolo, infatti sarà regina consorte che è il nome che si affianca alla sposa del sovrano. Nelle prossime ore, oggi stesso, Charles sarà comunque e ufficialmente proclamato re e l'evento si svolgerà al St. James's Palace di Londra, dinanzi a un gruppo cerimoniale che porta il nome di Accession Council, formato dai membri del Privy Council, una formazione di parlamentari di alto livello, del passato politico inglese ma anche contemporanei, funzionari pubblici, alti commissari del Commonwealth e il Lord Mayor di Londra.
Giorni di grande tensione e di enorme commozione attendono Charles che, nonostante potesse essere preparato all'epilogo, aveva dimostrato una sensibilità scoperta dopo aver già perso il padre, un'altra figura per lui preponderante per la carriera nobiliare. Charles re d'Inghilterra sembra comunque una sorpresa che sgombra il tavolo dalle chiacchiere sulla successione. I mormorii di corte, e non soltanto di palazzo, riportavano l'ipotesi che Charles avrebbe abdicato in favore di William, ma quelle due righe dell'annuncio mortuario hanno avuto come l'effetto di uno scoop però silenzioso e micidiale assieme, secondo stile regale, evitando la polvere di insinuazioni e il tam tam di pettegolezzi, illazioni, supposizioni sulla guerra intestina tra i Windsor, accentuata dalle ultime vicende di Harry e Meghan e dal caso di Andrew.
Ma la casa reale resta compatta, unita dinanzi a sua maestà, infine in silenzio e riverente, già consapevole che va a incominciare un'altra epoca, quella di un ragazzo di 73 anni, figlio di Elisabeth e Philip, che si scopre re, dopo averlo sognato di nascosto, come in una favola. Divorziato, prima, e vedovo, dopo, oggi Charles è un uomo chiamato a ribadire la tradizione di un impero che più tale non è ma di un Paese che verso i reali ha mantenuto un rapporto di devozione e di scherno assieme, secondo lo spirito intrepido della sua gente, seguendo le mode più bizzarre ma restando fortissimamente aggrappato al proprio passato. Charles non è il re di un'isola del tesoro, l'Inghilterra è povera, figlia della crisi, carica di problemi, è uscita dall'Europa ma vuole restare nel mondo, sta a lui andare oltre la politica, sta lui celebrare la narrazione gloriosa di sua madre. Venticinque anni dopo la scomparsa di lady Diana, moglie sua e madre dei suoi figli, Charles dovrà dimostrare di essere il nuovo vero, grande sovrano d'Inghilterra.
La corona di Sant'Edoardo che verrà posata sulla sua testa dall'arcivescovo di Canterbury, è in oro massiccio, risale al 1661 e ha un peso di 2,23 chilogrammi. La cerimonia sarà totalmente a spese dello stato. Dio salvi il re.
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