«Per me la nebbia è una benedizione. È una coperta che mi consente di lavorare in tranquillità. Ma anche a Zaporizhzhia è arrivata l'estate e mi sento esposto agli attacchi dei cecchini nemici». Il sergente di plotone Mykola Chabanenko è un geniere della 47esima brigata Magura, guidata da Oleksandr Sak, maggiore di appena 26 anni. Il suo compito è quello di sminare le zone fortificate dai russi per consentire l'avanzata dei commilitoni verso la Crimea. I genieri militari stanno lavorando in prima linea, spesso sotto il fuoco. «Abbiamo al massimo un'ora e mezza per svolgere questo lavoro, per determinare il tipo di ordigno, se può essere rimosso o fatto brillare sul posto. Scherziamo con la morte tutti i giorni». Il lavoro sta diventando di fondamentale importanza nella controffensiva ucraina nel sud. Per settimane le forze di Kiev hanno lottato per sfondare le linee russe a causa dei percorsi minati. I genieri provano in ogni modo a sfruttare i vantaggi geografici. Giocano in casa e spesso si imbattono in linee difensive russe non contigue, tagliate in due da giochi d'acqua o terreni scoscesi. «Di noi si parla poco - racconta Mykola - eppure siamo in prima fila, e se non sono i russi a colpirci ci pensano le bombe stesse. Due settimane fa il mio compagno Daniil ha tentato di sollevarne una di 15 kg, si è innescato il meccanismo ed è saltato in aria. Non abbiamo tempo per piangere, l'Ucraina libera viene prima di tutto».
A sud di Orikhiv, i combattimenti sono feroci, e si stanno concentrando vicino al villaggio di Robotyne. Ottanta km a est, le forze ucraine hanno sconfitto elementi delle forze aerotrasportate del 247° reggimento, catturando il villaggio di Staromaiorske. Hanno la Crimea nel mirino, lo si evince anche dal deposito di munizioni fatto saltare in aria vicino a Sebastopoli, mentre Mosca tenta nell'area di preservare le vie di comunicazione. Più a est si segnalano operazioni nella foresta di Serebriansk e nelle direzioni di Melitopol e Berdyansk, ma Kiev sta conquistato poco terreno. Il Donbass continua a essere il nervo scoperto della controffensiva. Nel Luhansk l'esercito di Mosca non solo non si fa schiacciare, ma avanza. Le unità ucraine nella regione di Kharkov e Stelmakhovka, sempre nel Luhansk, sarebbero state spazzate via. Il presidente Zelensky, nel tentativo di sollevare il morale delle truppe, ha visitato a sorpresa una delle posizioni avanzate conquistate a Bakhmut e le località di Kramatorsk, Sloviansk e Kostiantynivka. «Sono qui per congratularmi con i guerrieri ucraini nel giorno a loro dedicato, per onorare la loro forza», ha scritto sul canale Telegram. E proprio vicino a Bakhmut, come riporta il Financial Times, Kiev avrebbe usato razzi nordcoreani contro postazioni russe. Le armi sono state mostrate al quotidiano britannico dai militari ucraini che usano sistemi a lancio multiplo Grad di era sovietica. Il ministero della Difesa di Kiev parla di «bottino di guerra. Catturiamo i loro carri armati e il loro equipaggiamento», spiega il consigliere militare Yuriy Sak.
Nel 521° giorno di combattimenti l'esercito russo ha lanciato un attacco in serata su Zaporizhzhia, provocando 2 morti, e ha bombardato il villaggio di Vesele (Kherson), colpendo edifici residenziali e uccidendo un'anziana. Le forze ucraine hanno preso di mira una ferrovia tra il Kherson e la Crimea con 12 missili a lungo raggio Storm Shadow, intercettati dalle difese aeree. Nove persone risultano ferite da un attacco di due razzi Iskander su un complesso residenziale a Dnepr.
I soldati della 20esima armata di Mosca hanno messo le mani nel Luhansk su un carro armato svedese CV90. Allarmi aerei sono scattati in serata a Poltava, Sumy, Kharkov e Chernigov. Esploso a Donetsk un deposito di munizioni russe.
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