Si è fatto ormai appuntamento fisso il sondaggio di inizio settimana realizzato da Swg per il telegiornale di La7 di Enrico Mentana. Nell’ultima rilevazione demoscopica ai tempi del semi-lockdown ci sono alcune interessanti novità. Il primo dato che balza all’occhio, dando un rapido sguardo ai numeri, è il sensibile calo della percentuale di chi non si esprime, vuoi per indecisione, vuoi per tendenza all’astensione: il cosiddetto partito del non voto, rispetto alla precedente analisi, cala di quattro punti percentuali, scandendo al 34%.
Veniamo dunque ai partiti veri e propri. In cima alla classifica delle preferenze c’è ancora la Lega di Matteo Salvini, ma anche questa settimana il Carroccio è dato in perdita: la compagine leghista, infatti, perde per strada tre decimi di punto, passando dal 23,3% al 23% delle intenzioni di voto.
Tre punti percentuali più sotto ecco il Partito Democratico, che cede addirittura mezzo punto: secondo il sondaggio il piddì di Nicola Zingaretti scende sotto la soglia “psicologica” del 20%, attestandosi su un deludente 19,9% che non può certo soddisfare parlamentari ed elettori dem.
Continua invece a crescere notevolmente Fratelli d’Italia. La formazione fondata e guidata da Giorgia Meloni è in costante crescita e il report di Swg fotografa FdI in salita dello 0,6% e capace di sfiorare il 17%, arrivando al 16,7%. Dopo aver scavalcato il Movimento 5 Stelle, l’obiettivo di FdI è ora quello di avvicinare ulteriormente e sorpassare anche il Pd.
Torna sopra al 15% il M5s, che secondo il sondaggio guadagna quattro decimi di punto e si porta al 15,3% dei favori. In positivo anche Forza Italia di Silvio Berlusconi, visto che gli azzurri vengono rilevati in crescita dello 0,2% al 6,2% delle preferenze elettorali. Mettendo insieme i voti dei tre principali partiti di centrodestra, un’eventuale coalizione Lega-FdI-FI si porterebbe a casa il 45,9% dei voti; considerando anche l’1,3% di Cambiamo! di Giovanni Toti, lo schieramento potrebbe arrivare anche al 47,2% delle indicazioni.
Cede lo 0,2% Sinistra Italiana-Articolo Uno, che passa dal 3,8% al 3,6%. Bene Azione di Carlo Calenda, che si rimette davanti a Italia Viva di Matteo Renzi: 3,4% per il partito del candidato sindaco di Roma, 3,2% per l’ex rottamatore.
Vanno a
braccetto cedendo lo 0,2% Più Europa e i Verdi, rispettivamente al 2,4% e all’1,8% delle intenzioni di voto. Infine, si mantiene stabile al 3,2% il volume di tutte le altre liste politiche.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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