Spia russa e figlia avvelenati. Londra-Mosca ai ferri corti

Durissimo il ministro degli Esteri Johnson: «Ai Mondiali in Russia la nostra presenza è a rischio». Poi la rettifica

Spia russa e figlia avvelenati. Londra-Mosca ai ferri corti

Londra - Londra e Mosca di nuovo ai ferri corti dopo che un'ex spia russa e sua figlia sono stati ritrovati privi di conoscenza su una panchina di un centro commerciale a Salisbury, nel Wiltshire. La memoria comune torna subito al caso Litvinenko, l'ex agente dei servizi segreti sovietici avvelenato a Londra con il Polonio 210 e ieri, dopo aver annunciato che i servizi antiterrorismo avevano già aperto un'inchiesta sul fatto, il ministro degli Esteri britannico Johnson non si è certo preoccupato di apparire diplomatico nei confronti del Cremlino. «Se dovessimo scoprire le prove di un qualsiasi coinvolgimento russo nel caso, allora vi posso garantire che la risposta del governo di Sua Maestà sarà appropriata e vigorosa» ha infatti dichiarato il ministro alle Camere mettendo poi persino in forse la partecipazione dell'Inghilterra ai Mondiali di Calcio. «Se emergessero delle responsabilità, mi riesce difficile immaginare che le nostre rappresentanze alla Coppa del Mondo di quest'estate possano andare avanti secondo la normale routine» ha aggiunto Johnson anche se qualche ora più tardi un portavoce si è affrettato a chiarire che il ministro non si riferiva alla squadra di calcio, bensì a rappresentanti politici e delle istituzioni.

Vero è che da un bel po' di mesi a questa parte le relazioni tra i due Paesi sono piuttosto tormentate anche alla luce delle recenti accuse alla Russia di aver tentato di manipolare le ultime elezioni britanniche con false notizie sui social. La vittime di quello che sembra essere chiaramente un tentativo di omicidio per avvelenamento sono Sergei Skripal e sua figlia Julia che ora rimangono ricoverati in ospedale in condizioni critiche. L'uomo che ha 66 anni, è un ex agente dei servizi segreti sovietici condannato in Russia per essere passato dall'altra parte, la figlia vive tutt'ora in Russia, ma viene regolarmente a far visita al padre. I due sono stati ritrovati nel pomeriggio di domenica privi di conoscenza su una panchina del centro commerciale locale, dopo che avevano ingerito una sostanza non ancora ufficialmente identificata.

In base ai filmati di videosorveglianza Sergei e la figlia sarebbero stati visti passare di fronte a una palestra vicina alla panchina dove sono stati rinvenuti circa mezz'ora dopo. Un pub nelle vicinanze e il ristorante Zizzi sono stati chiusi per precauzione, mentre i due agenti che li hanno soccorsi e un paramedico sono stati curati per sintomi minori dovuti al contatto con il veleno. Secondo le indiscrezioni trapelate dai quotidiani, la sostanza - che si trova attualmente al vaglio degli scienziati di Porton Down, l'Istituto di ricerca britannico sulle arme segrete - potrebbe essere il Fentanyl, un analgesico oppioide sintetico, 100 volte più potente della morfina, che ha già provocato decine di morti in Gran Bretagna. La Russia, tramite il suo portavoce Peskov ha già smentito ogni tipo di coinvolgimento, ma i familiari di Skripal hanno raccontato alla Bbc che l'uomo era convinto di essere controllato e seguito dall'ingelligence russa ogni momento. Sua moglie, suo figlio e un fratello sono morti tutti negli ultimi due anni e alcuni di loro, sempre secondo i parenti, in circostanze mai del tutto chiarite. In una nota stampa dell'ambasciata russa a Londra, riportata dall'agenzia RIA Novosti, si dichiara che «le notizie dei media potrebbero dare l'impressione che si sia trattato di un'azione pianificata dai servizi di sicurezza russi, cosa che non corrisponde affatto alla realtà».

Affermazione che sembra avvallata anche da Andrei Lugovoi, l'ex spia accusata proprio dell'omicidio di Litvinenko, che ha raccontato alla Bbc che Skripal sarebbe stato «perdonato» dal governo e inviato in Inghilterra nel 2010 grazie a uno scambio di agenti tra i due Paesi.

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