![Il Super Bowl di Trump: tutto quel che devi sapere sulla festa più americana](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/xl/public/foto/2025/02/07/1738945033-super-bowl-lix-new-orleans.jpg?_=1738945033)
Domenica notte, per la 59a volta, l’intera America accenderà la televisione e si godrà, mangiando e bevendo, per quella che è la festa più americana che ci sia. Il Super Bowl LIX è l’evento sportivo annuale più visto al mondo ma, all’interno dei confini dell’Unione, è molto più della finale del campionato dello sport più seguito. La partita tra i Kansas City Chiefs ed i Philadelphia Eagles va ben oltre il pubblico del football americano ma coinvolgerà davvero tutti, da chi è curioso di sapere come si vestirà Taylor Swift a chi si chiede cosa s’inventerà il presidente Donald Trump, primo commander in chief ad assistere all’evento. Vediamo quindi le curiosità, i numeri e cosa aspettarsi da questo evento unico, che in Italia potremo seguire in chiaro e in diretta su Italia 1 a partire dalle 0.15 della notte tra domenica e lunedì prossimi.
La prima volta di Trump
Sembra strano, considerata l’importanza sociale di questa festa non ufficiale, ma fino ad ora nessun presidente degli Stati Uniti in carica aveva mai assistito dal vivo ad un Super Bowl. La presenza di Donald Trump, confermata poche ore fa, è quindi una novità assoluta, specialmente considerato come i rapporti tra Trump e la Nfl, sempre più contagiata dal wokismo, sono ai minimi storici. Il fatto che la diretta dell’evento sia stata affidata alla Fox, canale storicamente vicino al tycoon newyorkese, sicuramente ha aiutato. Per l’occasione, Trump registrerà un’intervista a tutto campo con l’anchor di Fox News Bret Baier che verrà trasmessa poco prima della partita, sperando in un’audience da record. Anche in questo caso si tratta di una prima volta, visto che Joe Biden aveva rifiutato l’invito nel 2023 e 2024 da parte di Fox e Cbs mentre Trump aveva fatto lo stesso con la Nbc nel 2018.
![Trump Patriots 2017](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/lg/public/foto/2025/02/07/1738945083-trump-patriots-2017.jpg)
Normalmente i vertici del governo federale non partecipano ai Super Bowl ma non sono mancate le eccezioni: nello specifico tre vice-presidenti sono stati presenti in passato. Il primo fu il vice di Nixon, Spiro Agnew, nel 1971, quando fu presente all’Orange Bowl di Miami: a motivare la scelta una ragione molto personale, visto che in campo c’era la squadra della sua città. La sua presenza portò bene ai Baltimore Colts, che riuscirono a superare i Dallas Cowboys per 16-13. Il secondo vicepresidente fu George H.W. Bush nel 1982, quando si recò al Pontiac Silverdome per vedere i San Francisco 49ers di Joe Montana battere per 26-21 i Cincinnati Bengals. A quanto pare l’esperienza non lo entusiasmò, visto che, una volta succeduto a Reagan alla presidenza, preferì rimanere alla Casa Bianca. L’ultimo vicepresidente a partecipare ad un Super Bowl fu Al Gore, che nel 1994 assistette alla netta vittoria dei Dallas Cowboys sui Buffalo Bills al Georgia Dome di Atlanta. 31 anni dopo tocca a Donald Trump: vedremo a quale delle due squadre porterà fortuna.
Il primo Super Bowl post-woke?
L’inizio travolgente del secondo mandato di Trump alla Casa Bianca sta costringendo a cambiare rotta molte delle istituzioni che negli ultimi anni avevano scommesso sul woke ed il riflusso conservatore non poteva non coinvolgere il Super Bowl. La Nfl è da anni nel mirino della destra per aver dato troppo spazio alla retorica dell’inclusione e per promuovere cause altamente politicizzate come Black Lives Matter. Considerata la svolta a destra del Paese, nella giornata di giovedì la Nfl ha annunciato che la scritta “End racism”, che da anni è presente nella zona di meta e sugli elmetti di molti giocatori sarà sostituita da un più ecumenico “Choose love” (scegli l’amore). La mossa è arrivata dopo che martedì, in un’intervista nella Media Week del Super Bowl, il commissioner della Nfl Roger Goodell aveva detto senza troppi giri di parole che la lega avrebbe continuato con le sue politiche Dei nonostante il divieto imposto da Trump all’amministrazione federale.
![NFL End Zone Choose Love](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/lg/public/foto/2025/02/07/1738945123-nfl-end-zone-choose-love.jpg)
Secondo Goodell “gli sforzi per la diversità sono la cosa giusta per la National Football League. Li continueremo non solo perché ne siamo convinti ma perché rendono migliore la Nfl. Non stavamo seguendo una moda prima quando li abbiamo introdotti, non lo faremo ora che tutti li stanno cancellando”. A causare altrettanto scandalo la decisione della Nfl di continuare a far cantare, prima dell’inno nazionale, la canzone “Lift every voice and sing”, che molti attivisti di sinistra definiscono l’inno degli afroamericani. La canzone, cantata dall’artista Ledisi, è vista come il fumo negli occhi dall’America repubblicana, il che ha spinto parecchi a chiamare al boicottaggio del Super Bowl fino a quando questa canzone, considerata divisiva perché rivolta solo a una parte del paese, non sarà cancellata dal programma. Curioso il fatto che nessuna delle altre leghe professionistiche americane, nemmeno la super woke Nba, imponga questa controversa canzone al suo pubblico.
NEW: Carl’s Jr. brings back their iconic bikini Super Bowl commercials after an 8-year slump where they promised to end "s*xualized" ads.
— Collin Rugg (@CollinRugg) February 6, 2025
America really is back.
TikTok influencer Alix Earle is featured in Carl's Jr.'s 2025 Super Bowl commercial.
The move is the latest trend… pic.twitter.com/UD8jpOn6yO
L’America profonda, però, potrà rallegrarsi del fatto che, dopo otto anni, la catena di hamburger Carl’s Jr ha deciso di tornare ad usare modelle in bikini per i propri, costosissimi spot pubblicitari. Per promuovere il suo hangover burger, la cosa migliore per recuperare dopo l’inevitabile sbronza da birra, ha scelto l’influencer di TikTok Alix Earle, vestita con un bikini come da tradizione. La ditta ritorna al principio affermato in una nota stampa nel 2011: “crediamo nel mettere modelle attraenti nei nostri spot perché quelle brutte non fanno vendere hamburger”. A quanto pare, il virtue signalling che ha dominato gli spot negli ultimi anni, con continui riferimenti alla toxic masculinity o questioni legate al gender è passato di moda. Basta con la triste diversità, bentornate modelle in bikini: l’America di Trump ha voglia di fare festa.
I numeri pazzeschi del Super Bowl
Ogni anno, quando parliamo di Super Bowl, ripetiamo che questo evento assomiglia all’America in quando enorme, esagerato e, magari, un po’ pacchiano. Tutto è oversize, dai prezzi dei biglietti ai costi degli spot al totale di bevande e cibo consumati. Il dato che, però, fa più impressione è come questo evento riesca a crescere anno dopo anno nonostante molti abbiano abbandonato la televisione tradizionale. Il primo Super Bowl che vedrà la superstar Tom Brady non in campo ma davanti ad un microfono arriva dopo due edizioni da record, con la partita tra Chiefs e 49ers dell’anno scorso che ha battuto il record con 123,7 milioni di spettatori solo in America. Significativo è invece il fatto che, per la prima volta da parecchio tempo, il prezzo medio dei biglietti sia diminuito di molto rispetto all’anno scorso.
![Super Bowl LIX Superdome](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/lg/public/foto/2025/02/07/1738945165-super-bowl-lix-superdome.jpg)
Stiamo sempre parlando di una media superiore ai 7.300 dollari ma è circa 1.800 dollari in meno rispetto a quanto avreste dovuto pagare l’anno scorso per entrare all’Allegiant Stadium di Las Vegas. Probabilmente il fatto che, poche settimane fa, ci sia stato un attacco terroristico in centro a New Orleans non ha aiutato a mantenere alti i costi delle camere d’albergo, anch’essi in calo. Secondo gli analisti del settore, una camera per la settimana del Super Bowl costerà in media 650 dollari a notte, 97 in meno rispetto ai 747 dell’anno scorso a Las Vegas. In controtendenza, invece i numeri relativi ai costi degli spot pubblicitari ed alle scommesse sul Super Bowl. L’estrema domanda per gli slot pubblicitari ha spinto il costo di uno spot da 30 secondi ben oltre gli 8 milioni di dollari, 88% in più di quanto si pagavano solo 10 anni fa.
![Super Bowl LIX campo da gioco](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/lg/public/foto/2025/02/07/1738945198-super-bowl-lix-campo-gioco.jpg)
Ancora più importante l’aumento delle scommesse, liberalizzate in maniera quasi totale dalla sentenza della Corte Suprema del 2018: secondo la American Gaming Association, una parte non insignificante dei miliardi di dollari che gli americani scommettono ogni anno sugli eventi sportivi sarà dedicata al Super Bowl. Le stime ufficiali saranno rese pubbliche solo martedì prossimo, quando saranno pagate le vittorie ma una società di analisi ha azzardato una stima. Stiamo parlando di circa 1,5 miliardi di scommesse legali, cifra che farebbe impallidire gli 1,25 miliardi scommessi l’anno scorso. L’aumento delle scommesse è stato incredibile, considerato come cinque anni fa la cifra si aggirava attorno ai 300 milioni.
Le squadre: Mahomes contro Barkley
Oltre allo spettacolo, all’halftime show che vedrà cantare Kendrick Lamar e diversi altri ospiti, ci sarebbe anche una partita di football da giocare ed un campione da scegliere. Invece di addentrarci in un’analisi tecnica che, probabilmente, interesserebbe solo i fedelissimi del football, vediamo qualche numero che potrebbe aiutarvi a godervi questa partita che si preannuncia molto serrata. Chiefs e Eagles si incontrano di nuovo dopo solo tre anni, una vera stranezza nella Nfl, battuta solo dalle due finali consecutive tra Cowboys e Bills del 1992-3. L’ultima volta che si sono incontrate al Super Bowl, i Kansas City Chiefs misero una rimonta clamorosa nel secondo tempo, vincendo nonostante una partita memorabile del Qb di Philadelphia Jalen Hurts.
![Super Bowl LIX Mahomes](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/lg/public/foto/2025/02/07/1738945242-super-bowl-lix-mahomes.jpg)
Se la squadra di Patrick Mahomes dovesse vincere il suo terzo Super Bowl consecutivo batterebbe il record dei mitici Packers di Vince Lombardi, che vinsero le due prime finalissime della storia negli anni ‘60. Philly e Kansas City sono squadre abituate a vincere ed è solo la quarta volta che gli stessi quarterback si batteranno in due Super Bowl; per la cronaca, tutte le altre volte il Qb vincente la prima volta è riuscito a ripetersi. A far sperare i tifosi delle Eagles sono i numeri relativi alla difesa e alla corsa: la difesa di Philly è stata la migliore della regular season mentre alla corsa ha pensato lo straordinario running back Saquon Barkley.
![Super Bowl LIX Barkley](https://img.ilgcdn.com/sites/default/files/styles/lg/public/foto/2025/02/07/1738945272-super-bowl-lix-barkley.jpg)
Da quando è arrivato dai New York Giants, ha corso ben 2.447 yards tra stagione regolare e playoff: gliene mancano solo 30 per battere il record assoluto per una singola stagione. I precedenti, però, non sono incoraggianti: due degli ultimi giocatori ad arrivare al Super Bowl con il record di yards corse, Christian McCaffrey e Shaun Alexander, non riuscirono ad alzare al cielo il Vince Lombardi Trophy.
Barkley, però, avrà una motivazione in più: domenica è il suo compleanno e nessun giocatore è mai riuscito a segnare un touchdown al Super Bowl nel giorno del suo genetliaco. Basterà per superare la macchina da guerra di coach Andy Reid? Lo scopriremo domenica notte. Buon Super Bowl a tutti.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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