Lo spray rosa sul murale della Egonu

Vandalizzato il ritratto della pallavolista. E il Pd rilancia: "Ora lo ius soli sportivo"

Lo spray rosa sul murale della Egonu
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Paolo Borsellino e Giovanni Falcone, Silvio Berlusconi ed Enrico Berlinguer, Raffaella Carrà, Anna Frank e i Simpson: Paola Egonu è solo l'ultimo soggetto di un murale vandalizzato. Soltanto che in questo caso vandalismo fa rima con razzismo. È successo due notti fa a Roma, vicino alla sede del Coni: l'opera dell'artista Laika, intitolata «italianità», è stata imbrattata con uno spray rosa. La scritta sul pallone poi - stop racism - è stata cancellata. In poco tempo, è stato restaurato tutto. E la pelle della protagonista del murale, medaglia d'oro a Parigi 2024, è tornata nera.

La solidarietà è stata immediata e bipartisan. Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani ha parlato di «becero razzismo». Il ministro dello Sport Andrea Abodi ha abbracciato «Paola» con un messaggio via X. E ha ricordato come «ignoranza, inciviltà e insensibilità» si sconfiggano con «rispetto ed educazione». Il ministro del Turismo Daniela Santanchè, esponente di Fdi, ha sottolineato come il razzismo vada «denunciato» e «combattuto». Paolo Marcheschi, capogruppo di Fdi in commissione Sport in Senato, ha espresso una posizione decisa: «Atto vile e razzista». Anche il governatore del Veneto Luca Zaia, leghista, ha detto la sua: «I campioni si onorano, non si imbrattano». Per Zaia, Egonu è «un'icona dello sport nazionale e motivo di grande orgoglio per tutto il Veneto». Paola Egonu è del resto nata a Cittadella, nel 1998. Per Maurizio Lupi di Noi Moderati, ancora, si è trattato di «vandalismo anti-italiano».

L'opposizione, oltre a solidarizzare, ha anche deciso d'impostare la questione a mo' di battaglia. Già dalla sera della chiusura delle Olimpiadi, dem e compagni hanno rilanciato la battaglia per lo ius soli. Nello specifico, per lo ius soli «sportivo». Il partito guidato da Elly Schlein ha pronta una mozione che il Parlamento dovrebbe discutere a settembre. Un testo attraverso cui verrebbe concessa la cittadinanza italiana ad alcuni minori «per evidente meriti sportivi», così come ha spiegato il responsabile del settore Sport per il Pd, Mauro Berruto.

Sono tre le fattispecie individuate dai dem per conferire la cittadinanza. Questi minori dovrebbero aver «completato un ciclo scolastico di almeno cinque anni in Italia». Oppure dovrebbero essere «nati nel territorio della Repubblica da genitori stranieri di cui almeno uno nato in Italia». E infine, nella mozione, è stata inserita la possibilità che «siano nati nel territorio della Repubblica da genitori stranieri di cui almeno uno è regolarmente soggiornante in Italia da almeno un anno, al momento della nascita del figlio». Anche Azione, con Osvaldo Napoli, ha espresso parere favorevole all'introduzione dello ius soli. Il campo largo sembra compatto sul punto.

Il centrodestra, non da oggi, ha sempre espresso contrarietà allo ius soli e alle sue declinazioni. Pure Schlein ha commentato l'atto di vandalismo contro il murale: «Il razzismo fa schifo», ha premesso. Poi la chiosa: «Continueremo a batterci per cambiare la legge sulla cittadinanza». Cioè per lo ius soli.

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