Statali, la stretta sui premi a pioggia

Performance valutate in base ai risultati. Dal Cdm via libera al riordino delle accise

Statali, la stretta sui premi a pioggia
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Una pubblica amministrazione che premi veramente la qualità e un sistema fiscale delle accise sui carburanti in linea con i principi di sostenibilità green del Pnrr. Questi sono i due principali provvedimenti economici approvati ieri dal Consiglio dei ministri: da un lato il ddl Merito sulla valutazione della performance e lo sviluppo di carriera nella Pubblica Amministrazione; dall'altro due dlgs che modificano alcuni punti della delega fiscale.

Il ddl proposto dal ministro della Pa Paolo Zangrillo introduce un sistema di valutazione della performance basato sugli obiettivi, con una stretta correlazione tra i risultati conseguiti e la progressione retributiva. «Passiamo da un approccio burocratico della valutazione a uno per obiettivi in cui contano i risultati raggiunti», ha commentato il titolare del dicastero di Palazzo Vidoni. La riforma prevede che i punteggi più alti possano essere assegnati solo al 30% del personale, incentivando così la competizione sana e il miglioramento continuo. L'accesso alla dirigenza, inoltre, viene reso più dinamico: il 30% dei posti di seconda fascia sarà riservato a chi ha maturato esperienza sul campo, accanto ai percorsi tradizionali come il corso-concorso della Sna (la Scuola nazionale dell'Amministrazione) e i bandi interni. Per la prima fascia dirigenziale, il 50% dei posti sarà destinato a progressioni interne con un iter selettivo rigoroso che include valutazioni comportamentali e di leadership.

In particolare, coloro che sono in servizio da almeno cinque anni nell'area dei funzionari o da almeno due anni nell'area dell'elevata qualificazione potrà essere promosso con una selezione in due fasi svolta da una commissione indipendente. La prima fase individuerà i soggetti idonei al conferimento temporaneo di un incarico dirigenziale, la seconda fase, di osservazione e valutazione per 4 anni, porterà all'inserimento del dirigente nei ruoli definitivi.

«Si tratta di un passaggio fondamentale per motivare le persone, accrescere le organizzazioni e, in questo modo, offrire servizi sempre più efficienti ai nostri utenti, cittadini e imprese», ha aggiunto il ministro, sottolineando come la centralità delle persone sia il cuore pulsante della riforma.

Parallelamente, il governo ha approvato il riordino delle accise sui carburanti. Previsto l'allineamento progressivo, che verrà effettuato in un quinquennio a partire dal 2025. In ciascuno degli anni sarà applicata, in un range compreso «tra 1 e 1,5 centesimi di euro per litro», una riduzione dell'accisa sulle benzine e un aumento, nella stessa misura, di quella applicata al gasolio impiegato come carburante. Attualmente la differenza tra i due prelievi è di 11 centesimi a sfavore della benzina. L'intervento, che rappresenta uno dei punti cardine del Pnrr, punta a razionalizzare il sistema fiscale e a destinare le maggiori risorse al trasporto pubblico locale e anche al Fondo per l'attuazione della delega fiscale (tra i cui obiettivi c'è anche la riduzione delle imposte sui redditi).

Nel Consiglio dei ministri hanno visto il via libera anche altri provvedimenti fiscali: dalla proroga dell'adesione al concordato preventivo biennale, che slitta dal 31 luglio al 30 settembre escludendo chi adotta il regime forfettario, al

testo unico in materia di riscossione. «Con questi provvedimenti il governo conferma il proprio impegno nel percorso di ammodernamento del nostro sistema fiscale», ha commentato il viceministro dell'Economia Maurizio Leo.

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