L'ultima «provocazione», in ordine di tempo, è stata quella del presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione, Raffaele Cantone, che ha detto che Milano torna a essere la vera capitale morale d'Italia. Gettando così implicitamente discredito sul ruolo esercitato dalla capitale istituzionale, vale a dire Roma. D'altra parte, l'immagine dell'Urbe appare, da qualche tempo in qua, un po' in crisi. Si sono succeduti vari scandali: dai vigili in ferie a Capodanno all'inefficienza dell'Atac e Mafia capitale... Sembrerebbe che Roma sia divenuta una sorta di ricettacolo di malaffare e di corruzione. A ciò si aggiunge la vicenda del sindaco Marino. Milano, viceversa, ha inanellato una serie di successi che hanno contribuito a rafforzarne il prestigio anche a livello internazionale. Primo tra tutti, ovviamente, l'Expo: una vittoria per molti inaspettata. Che ha sollecitato anche numerose iniziative che hanno reso più viva e vivace la città. Secondo molti osservatori, dunque, Milano avrebbe «battuto» Roma, specie in questi ultimi mesi.
Che ne pensano gli italiani? Milano è davvero meglio di Roma? Sul piano dell'immagine generale delle due città, la popolazione, come era prevedibile, si divide in relazione all'area geografica di appartenenza. Gli abitanti del Nord non hanno dubbi nell'affermare la prevalenza della «capitale morale» su quella istituzionale, mentre quelli del Centro-Sud tendono ancora, sia pure in misura attenuata, a privilegiare la capitale. Ci sono, tuttavia, alcuni aspetti per i quali la superiorità attribuita a Milano da Cantone viene riconosciuta, a gran voce, da tutta la popolazione nazionale. Come la capacità innovativa. Il 76% degli italiani afferma infatti che, su questo piano, «Milano è meglio di Roma». Lo dicono di più i possessori dei titoli di studio più elevati e, come era forse ovvio, i residenti al Nord. Ma anche chi abita al Sud e nelle Isole condivide in larga maggioranza (71%) questo orientamento. L'idea che Milano sia meglio di Roma dal punto di vista della capacità innovativa è particolarmente fatta propria dagli elettori della Lega Nord (84%). Ma, forse curiosamente, è «gettonata» in misura maggiore (86%) dai votanti per l'M5S di Grillo.
La frattura territoriale si ripropone nel giudizio sulle attività sociali e di divertimento. Riguardo a queste ultime, infatti, gli abitanti del Nord, forse per la vicinanza geografica, scelgono nettamente Milano, mentre l'opposto accade per i residenti al Centro-Sud che privilegiano, da questo punto di vista, la capitale. Ma la caratteristica per la quale la «superiorità» di Milano è maggiormente riconosciuta è la capacità di imprimere una vera e propria «spinta» all'intera economia del Paese. Esprime questa convinzione l'82% degli italiani, con la consueta accentuazione tra chi possiede un titolo di studio più elevato e chi risiede al Nord. Sono concordi nell'attribuire a Milano il ruolo di motore economico della nazione gli elettori di tutti i partiti, con una maggiore intensità tra chi vota Forza Italia, Lega Nord e, ancora una volta, in misura ancora più intensa, M5S. Forse anche in queste risposte si esprime l'atteggiamento di avversione a Roma e a ciò che la capitale evoca che caratterizza talvolta la comunicazione del movimento di Grillo.
Si può dire, sulla base di questi dati, che Cantone ha ragione nell'attribuire a Milano il ruolo di capitale morale del Paese? In larga misura, sì.
È vero che la netta maggioranza (89%) degli italiani vede Roma come più attrattiva sul piano della «bellezza estetica». Ma sui temi più concreti, come la capacità innovativa o il ruolo economico, l'immagine e il prestigio di Milano non paiono avere rivali nel Paese.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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