Una stretta di mano a Vox bassa...

La mala educación di Carvajal

Una stretta di mano a Vox bassa...
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Non buttiamola in politica. Che sarà pure cosa «nobile» (dipende dai punti di vista) ma certo non quanto l'educazione, che non è mai un semplice punto di vista, bensì un necessario un punto di riferimento. L'immagine spiega più di qualsiasi pistolotto: nel video in rete si nota il difensore della nazionale spagnola e del Real Madrid, Dani Carvajal, che - senza degnarsi neppure di guardarlo in faccia - stringe svogliatamente la mano al premier del «suo» Paese, Pedro Sánchez. «Suo» lo abbiamo messo tra virgolette perché è lì che forse si nasconde la spiegazione di tanta mala educatión; probabilmente Carvajal (vicino ai nazionalisti di Vox) non considera la Spagna il «suo» Paese perché a guidarlo c'è il socialista Sánchez. Atteggiamento legittimo, se pur risibile, quello del «destroso» Carvajal, almeno quanto l'endorsement (al contrario!) del collega francese, il «sinistroso» Kylian Mbappé, nei confronti dell'assai presunto «pericolo nero» rappresentato dal Rassemblement National di Marine Le Pen. E che dire del «derby» di Gibilterra? Nella festa per l'Europeo vinto (e per sfottere ulteriormente l'Inghilterra) il Trio Lescano della Roja (Rodri, Morata e l'immancabile Carvajal) ha canticchiato: «Gibilterra è spagnolaaa!».

E in Italia? L'ultimissima figuraccia nasce dalla denuncia del Wolverhampton che accusa un giocatore del Como di aver rivolto parole razziste a Hwang Hee Chan durante un'amichevole. La toppa del Como è però peggio del buco: «Dal nostro giocatore nulla di intenzionalmente denigratorio. Rivolgendosi a un suo compagno di difesa ha solo detto: "Ignoralo, pensa di essere Jackie Chan"».

Beh, allora...

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