Lo stupro di una donna di 36 a Viterbo da parte di tre ragazzi scuote il mondo politico. Se Luigi Di Maio si limita a dire che "i balordi la pagheranno cara" augurandosi che "si facciano 30anni di galera", il ministro dell'Interno Matteo Salvini rilancia sulla castrazione chimica.
"Nessuna tolleranza per pedofili e stupratori: la galera non basta, ci vuole anche una cura", spiega il vicepremier leghista. "Chiamatela castrazione chimica o blocco androgenico, la sostanza è che chiederemo l'immediata discussione alla Camera della nostra proposta di legge, ferma da troppo tempo, per intervenire su questi soggetti. Chiunque essi siano, bianchi o neri, giovani o anziani, vanno puniti e curati", dice stoppando fin da subito eventuali polemiche.
Tra gli arrestati, infatti, c'è anche un consigliere comunale di Casa Pound e, da sinistra, qualcuno aveva già maliziosamente avanzato la malsana idea che il leader della Lega in questo caso potesse essere più "indulgente"."Siamo contrari ad ogni forma di generalizzazione e criminalizzazione di etnie e organizzazioni e ci aspettiamo che, per coerenza, il ministro Salvini chieda la castrazione chimica anche per i suoi amici di Casapound che si sono macchiati di una violenza così grave", si legge in una nota Alessio Pascucci coordinatore nazionale di Italia in Comune, il movimento del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. Dal Pd, invece, arriva la richiesta di sciogliere Casa Pound. Il senato Bruno Astorre, segretario del Pd Lazio, dice chiaramente:"Di fronte a crimini di questo tipo, e nel rispetto comunque dei diritti dei due giovani arrestati che appartengono a Casapound, la priorità è la vittima, la famiglia e la comunità di Viterbo che è ferita e sgomenta davanti a questo crimine.
Tuttavia, i vertici del governo, Salvini, Di Maio e la maggioranza mettano al bando un'organizzazione para fascista come Casapound - conclude Astorre - che produce una cultura basata sulla violenza, la xenofobia e la sopraffazione".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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