
Un flusso continuo, ininterrotto, per il lungo abbraccio a Papa Francesco. I fedeli sono rimasti in fila tutta la scorsa notte, aspettando anche cinque ore, per recarsi a San Pietro e rendere omaggio a Bergoglio, che da mercoledì mattina è esposto per la venerazione del popolo.
Anche ieri massiccia e ininterrotta la partecipazione della gente per l'estremo saluto al Pontefice. Il Vaticano parla di oltre 90mila persone che si sono recate nella Basilica vaticana solamente alle 19 di ieri sera. Anche ieri l'afflusso della gente è andato oltre la mezzanotte, per consentire a chi si è messo in fila di poter entrare a salutare il Papa. Oggi ultima giornata per la venerazione delle spoglie. Questa sera, infatti, alle 20 si terrà il rito di chiusura della bara (probabilmente senza diretta televisiva), e domani mattina alle 10 si svolgeranno le solenni esequie in piazza San Pietro, per le quali sono attese oltre 200mila persone e 182 delegazioni da tutto il mondo. Ma non è escluso che visto l'elevato numero dei pellegrini l'orario possa scivolare.
Una lunga e unica fila, sulla navata centrale della basilica, scorre composta e commossa. «L'afflusso è molto regolare, non abbiamo riscontrato problemi ha sottolineato il sindaco Roberto Gualtieri -. Tutti i servizi di Roma Capitale sono in campo, da Ama all'Atac, con l'aumento delle metropolitane e degli autobus e dei sistemi dei lavori di polizia della città». Tra la folla giunta a San Pietro anche le delegazioni della squadra di calcio della A.S. Roma, guidata dall'allenatore Claudio Ranieri e composta dai due argentini Paulo Dybala e Leandro Paredes e dall'italiano Bryan Cristante e della Lazio, guidata dal Presidente Claudio Lotito, accompagnato da rappresentanti della prima squadra maschile, della prima squadra femminile, dello staff tecnico e dirigenziale.
Oggi ultima giornata di esposizione del corpo del Papa. E potrebbero esserci le visite dei capi di Stato e delle delegazioni straniere che giungeranno a Roma il giorno prima dei funerali.
Continuano intanto le Congregazioni dei cardinali. Ieri il summit è durato tre ore, alla presenza di 113 porporati giunti da tutto il mondo. Hanno preso la parola in 34 - ha riferito il portavoce vaticano Matteo Bruni - parlando anche di questioni «legate alla vita della Chiesa e del mondo». Cominciano dunque a entrare nel vivo le riunioni dei cardinali elettori, occasioni non solo per decisioni organizzative ma anche di conoscenza tra coloro che dovranno entrare in Sistina per votare ed eleggere il nuovo Papa. E a proposito della Cappella Sistina, da lunedì 28 verrà chiusa in vista del Conclave, che non inizierà prima del 5 maggio e al più tardi il 10.
A Roma sono arrivati anche alcuni parenti di Bergoglio per partecipare domani al funerale. Si apprende anche la disposizione delle delegazioni sul sagrato, anche se non ancora comunicata ufficialmente. Siederanno sul sagrato, nell'area alla destra del feretro che sarà posto al centro. L'ordine scelto è quello della denominazione dei Paesi in lingua francese, la lingua della diplomazia vaticana. Trump, dunque, siederà lontano da Zelensky (États-Unis e Ukraine) e sarà difficile che i due possano incontrarsi anche solo per una stretta di mano, almeno in questa circostanza.
Il Vaticano ha comunicato ulteriori dettagli sul trasferimento del feretro a Santa Maria Maggiore. Il tragitto che separa la Basilica di San Pietro al luogo di sepoltura, circa 7 chilometri, sarà percorso «a passo d'uomo», per consentire a tutti i fedeli di poter seguire l'ultimo viaggio del pontefice scomparso. Ci saranno anche diversi maxischermi disseminati tra le due Basiliche. Il clima è sereno, la città attrezzata e pronta.
«A oggi - dice in serata a Porta a Porta il ministro dell'Interno Matteo Piantedosi - su circa 100mila persone che hanno visitato la salma del Santo Padre abbiamo avuto solo 70 chiamate a numeri di emergenza, vuol dire che le presenze sul posto sono molto efficaci come riferimento dei cittadini».
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