Summit Conte-Grillo ma resta il gelo: il caso del terzo mandato

Pressioni sul fondatore per permettere più candidature e delicato incontro con il tesoriere del partito: la cassa del M5s piange

Summit Conte-Grillo ma resta il gelo: il caso del terzo mandato
00:00 00:00

Dal 2x1000 al «2xGrillo». Beppe Grillo cala a Roma e incontra Giuseppe Conte per un'ora e mezza. Ma è un altro il faccia a faccia che anima il gruppo parlamentare. Il fondatore, dopo il leader, vede il tesoriere del Movimento, Claudio Cominardi. Da qui parte l'evocazione di trame. Di do ut des e accordi sottobanco per convincere il Garante a mollare sul tetto ai due mandati. Cominardi, infatti, ha in mano le casse dei Cinque Stelle. E, tra Camera e Senato, c'è chi maligna che Grillo sia piombato nella Capitale per ritoccare il suo contratto di collaborazione (300mila euro all'anno) con il M5s di Conte. Un patto che dovrebbe prevedere il supporto di Grillo nella gestione della comunicazione. Anche con post attraverso il Blog. Ma che, di fatto, non ha prodotto risultati visibili. Dunque, secondo le malelingue, il contratto del comico sarebbe legato al via libera al terzo mandato. Magari per consentire a chi è già a due legislature di correre da consigliere regionale, governatore o sindaco. Il tutto con l'aiuto del 2x1000, che dal 2023 rimpolpa le casse dei grillini.

Cattiverie. Rispedite al mittente da chi è più vicino a Conte e Grillo. Fonti che parlano di un pranzo, quello all'Hotel Forum di Roma, tutto a base di «visioni». Incentrato sui «temi». Il leader del M5s, arrivando verso le 13 e 30 all'albergo con vista sui Fori Imperiali, mette subito le mani avanti. «Non vi fate troppi film», dice ai cronisti che gli chiedono se ha intenzione di persuadere Grillo a cedere sul tetto ai due mandati. Poi Conte lascia l'Hotel alle 15, senza dire una parola. Da ambienti vicini all'avvocato smentiscono: «Non risulta che abbiano parlato di due mandati». I contiani parlano di un «bell'incontro». Versione confermata da Cominardi: «Beppe volta alto, si è affrontato il nodo della democrazia diretta». Da Grillo solo briciole. Il fondatore, in camicia bianca, si affaccia dalla terrazza del Forum e saluta i giornalisti. La partenza da Roma è prevista per oggi.

Un incontro che arriva in un momento in cui i rapporti tra il leader e l'Elevato sono ai minimi termini. Con tanto di indiscrezioni su una clamorosa astensione di Grillo al voto per le elezioni europee. Il comico avrebbe preferito il mare della Sardegna alla croce sul M5s di Conte. In sintesi: l'ex premier dovrà mediare tra i parlamentari che vogliono modificare le regole e lo scetticismo di Grillo.

Intanto il deputato del M5s Riccardo Ricciardi puntualizza sullo scontro e le presunte minacce rivolte in Aula a Giovanni Donzelli, di Fdi, riportate ieri da Il Giornale: «Donzelli ce l'aveva con Toni Ricciardi del Pd, non con me».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica