Sussidio per gli eurodeputati uscenti

Ai non rieletti un "assegno di disoccupazione". Il record di Toia (Pd): 207mila euro

Sussidio per gli eurodeputati uscenti
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La legislatura 2024-2029 al Parlamento europeo è ufficialmente iniziata con l'insediamento a Strasburgo, da lunedì 15 luglio, dell'assemblea plenaria. Per i deputati europei uscenti, non rieletti nel voto del 9 giugno, c'è il premio consolazione: un assegno che oscilla da 50mila a 250mila euro che Bruxelles stacca per tutti i trombati. Si tratta di un vero e proprio sussidio di disoccupazione, la cui durata, come per tutti gli ammortizzatori sociali, può protrarsi fino al periodo massimo di 24 mesi. È definita indennità transitoria, utile a coprire la fase buia, tra la mancata elezione e un futuro incarico politico. Ed in effetti, in caso di una nuova poltrona (Regione, Comune, Parlamento) per l'ex parlamentare europeo l'assegno di disoccupazione sarà ridotto o azzerato. A quanto ammonta quest'assegno? «L'importo è pari a un mese di indennità per ogni anno di esercizio del mandato, fino a massimo di due anni», si legge tra i mille rivoli dei regolamenti del Parlamento europeo. In pratica, per semplificare: per ogni anno di mandato scatta un mese di disoccupazione. Gli ex deputati non rieletti a giugno scorso, che hanno alle spalle un solo mandato (5 anni), avranno diritto a 5 mesi di disoccupazione. L'indennità del parlamentare europeo è pari a 10.377,43 euro lordi. La lista dei trombati, che si porteranno a casa l'assegno di disoccupazione a meno che non rinuncino o si ricollochino altrove, è lunghissima. E con nomi eccellenti.

Tra gli italiani in testa alla classifica c'è la democratica Patrizia Toia con 20 anni di attività parlamentare a Bruxelles e non rieletta alle scorse elezioni. Conti alla mano, Toia incasserà per 24 mesi, pur non sedendo più a Bruxelles, l'indennità di 10.377,43 euro lordi. Per un importo complessivo pari a 207mila e 540 euro. Ovviamente potrebbe rinunciarvi o accedere dirittamente alla pensione (non cumulabile con l'assegno di disoccupazione). Altri due ex deputati europei del Pd guidano la lista: Andrea Cozzolino e Paolo De Castro. Cozzolino, non più ricandidato da Elly Schlein, è a Bruxelles da 15 anni. Quindi da regolamento avrebbe diritto a 15 mesi di disoccupazione con uno stipendio di 10.377,43 euro lordi. Per una cifra finale pari a 155mila e 655 euro. Identica somma dovrebbe andare nelle tasche di De Castro, dopo 15 anni in Parlamento europeo. Il leghista Angelo Ciocca, non rieletto per colpa del generale Vannacci che si è preso il seggio nel Nord Ovest, dopo 8 anni a Bruxelles avrà diritto a 8 mesi di disoccupazione. Importo tondo pari a 83mila e 16 euro. Toccata e fuga a Bruxelles per il banchiere Antonio Maria Rinaldi con la casacca della Lega. Per lui 5 mesi di indennità transitoria, salvo rinunce.

Tra i non eletti in molti sono al primo mandato. Giuliano Pisapia, ex sindaco di Milano, ha all'attivo un solo mandato: 5 anni. Tradotto: 5 mesi di disoccupazione. Alla fine porterebbe a casa 51mila e 885 euro. Stesso importo per il meloniano Vincenzo Sofo e per Massimiliano Smeriglio. Entrambi avrebbero diritto ai 10. 377,43 lordi per 5 mesi.

La meno fortunata di tutti è Alessandra Mussolini, sbarcata a Bruxelles meno di due anni fa, dopo il trasloco di Antonio Tajani a Roma. La nipote del Duce avrebbe diritto a poco più di due mesi di disoccupazione: una somma inferiore ai 20mila euro. Una Cenerentola.

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