Il tacco perde millimetri E la moda va più veloce

Per il prossimo inverno imperversa il nuovo «kitten»: medio, sottile, ma sempre sensuale

Elena Banfi

Lo dice anche Lyst, uno dei più autorevoli motori di ricerca fashion: nella sua top ten dedicata ai brand più cercati nell'ultimo quadrimestre del 2018 vede in pole position tutti i marchi italiani. Gucci, seguito da Moncler, Fendi, Versace, Stone Island, Valentino. Una vittoria dovuta all'alta qualità delle proposte, alla capacità di comunicare su più livelli, di parlare a tutte le generazioni, di arrivare al cuore. Il prossimo inverno verremo sedotte soprattutto da tessuti, filati, pellami pregiati che accarezzano il corpo, dal potere del colore e da mix di tinte e materiali inusuali. Pensate sia troppo presto per desiderare cappotti, abiti, borse e scarpe appena visti sulle passerelle? Vi sbagliate: la maggior parte è già in pre-order: la moda va veloce. Soprattutto da quando ha eletto il tacco kitten, medio, sottile e spesso incurvato, ad altezza preferita per l'inverno. Perfino Casadei, specializzato in tacchi killer, ha deciso di sovvertire il concetto di classicità, mantenendo le forme seducenti ma diminuendo i millimetri, come accade nelle décolletées Crazy Diamonds ispirate all'albun dei Pink Floyd «Wish You Were Here», associate a una maxi pietra taglio smeraldo a tinte pop. Inserisce i kitten, pur eccellendo nelle super altezze, anche Giuseppe Zanotti, che punta su mix audaci e complessi, (non fatevi scoraggiare dalle bébé con cinturino, rétro e irriverenti insieme, con tacco e maxi plateau in stampe animalier effetto pelliccia: sono portabilissime!). Mix e patchwork lussuosi regnano sovrani da Gianvito Rossi: le sue pump sono la quintessenza dell'eleganza e dell'artigianalità, plasmate nel suede nero con intarsio di satin perla tempestato di cristalli ton sur ton. Le strisce, i patchwork di tinte e materiali sono il cavallo di battaglia di Sergio Rossi, che dimostra di saper evolvere restando fedele al suo DNA e che propone uno stivale da sfoggiare di giorno e di sera, con tacco felicemente portabile e lavorazione a bande in mix di nappa tricolore e pelle laminata argento. Anche Geox si cimenta nel patchwork, optando per un sofisticato effetto Arlecchino in sfumature autunnali e abbinando la pelle scamosciata alla suola in gomma traspirante e impermeabile. Se amate le suole rasoterra ma la qualità al top, Doucal's è imbattibile: stilemi maschili rivisitati in chiave femminile plasmano flat che avrebbero fatto impazzire Marlene Dietrich. Poi, arrivano le immancabili sneakers: Philippe Model, puntando su un'estetica sofisticata e una costante sperimentazione, sceglie il pitone colorato e sfumato da accoppiare a tessuti tecnici e a dettagli effetto specchio nelle sue nuovissime sportive Python, per Cenerentole di corsa, perfette anche sotto un abito da sera. Altro tema forte emerso per il prossimo inverno è il night&day: giorno e sera non hanno più un confine rigoroso, non impongono più cambi di look. È proprio questo l'obiettivo che si è posto Gedebe: svincolare l'idea della borsa e delle scarpe gioiello dal concetto sera o cerimonia. Il lusso senza compromessi dei materiali e la ricerca di nuovi mix d'eccellenza sono la carta vincente della moda italiana. Ecco i filati di cashmere di Agnona, usati anche per tailleur. I cappotti di mohair, alpaca, merino, angora o cashmere con dettagli gioiello e bordi di pelliccia di Diego M. Il luxury outerwear di Mr & Mrs Italy, con i suoi parka di shearling impreziositi da lavorazioni artigianali, ricami, paillettes. I maxi cappotti di Saldarini Cashmere Flakes, su cui si innestano velluti impunturati a rombi, sete maculate, lane inglesi e preziosi panni di cashmere che celano un'imbottitura ecologica, brevettata, in fiocchi di cashmere. Fino alla capsule collection a tutta morbidezza di MM6 Maison Margiela, che per la prima volta ha presentato la sua collezione a Milano, stravolgendo alcuni pezzi classici, rivisitandoli in una nuova versione soft e imbottita, tutta in cotone bianco.

E poi, ancora, le borse di serpenti metallizzati in nuance sofisticate, chiuse da grifoni e degne di una dea di Giancarlo Petriglia e i cappelli traforati, i guanti Art Déco, le sovrapposizioni iper chic di Vivetta, classe 1980, tra i talenti su cui scommise, nel 2015, anche Armani. Creazioni sartoriali ma giocose e a tutto colore. Perchè in Italia siamo fatti così: facciamo le cose egregiamente e con passione, ma siamo anche capaci di non prenderci mai troppo sul serio.

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