Con 112 voti favorevoli, 67 contrari e un astenuto, il Senato ha dato il via libera definitivo alla legge di Bilancio 2025. La manovra, che mobilita risorse per circa 30 miliardi di euro, introduce interventi mirati su fisco, famiglia, imprese, sanità, pensioni e infrastrutture. Di seguito, una panoramica dettagliata delle principali misure approvate.
Taglio del cuneo fiscale. Reso strutturale per i lavoratori dipendenti con redditi fino a 40.000 euro. Chi guadagna fino a 20.000 euro riceverà un bonus esentasse, mentre chi rientra nella fascia tra 20.000 e 32.000 euro avrà una detrazione fissa di 1.000 euro. Per i redditi fino a 40.000 euro, la detrazione diminuirà progressivamente.
Irpef a tre aliquote. L'imposta sul reddito delle persone fisiche viene confermata a tre scaglioni: 23% per redditi fino a 28.000 euro, 35% per redditi tra 28.000 e 50.000 euro, e 43% per i redditi oltre i 50.000 euro.
Flat tax estesa. La soglia per applicare la flat tax al 15% per redditi da lavoro autonomo o collaborazioni aumenta da 30.000 a 35.000 euro.
Web tax. Applicata esclusivamente alle grandi aziende con ricavi globali superiori a 750 milioni di euro, eliminando l'estensione alle Pmi prevista inizialmente.
Criptovalute. La tassazione sulle plusvalenze da criptovalute è fissata al 26% per il 2025, per poi aumentare al 33% nel 2026. L'aliquota si applica su tutte le plusvalenze, senza franchigie.
Carta nuovi nati. Introdotto un bonus di 1.000 euro per ogni neonato o adottato nel 2025, per famiglie con Isee non superiore a 40.000 euro.
Congedi parentali. Aumento della copertura economica dal 60% all'80% per tre mesi, fino al sesto anno di vita del bambino.
Fondo Dote Famiglia. Istituito presso il Mef, con uno stanziamento di 30 milioni di euro per il 2025. Destinato alle attività extra-scolastiche dei figli tra 6 e 14 anni di famiglie con un Isee fino a 15.000 euro.
Bonus asili nido. Rafforzamento e ampliamento per agevolare la frequenza dei bambini.
Ires premiale. Introduzione di un'aliquota agevolata del 20% per le imprese che reinvestono almeno l'80% degli utili in beni strumentali nuovi e assumono personale a tempo indeterminato.
Banche. È richiesto agli istituti di credito un contributo di 400 milioni di euro per la copertura finanziaria degli sgravi fiscali alle imprese. La misura, in sostanza, per il solo anno 2025 riduce dal 65% al 54% la quota delle perdite pregresse e delle eccedenze residue dell'Ace da portare in deduzione sul maggior gettito imponibile che emerge per effetto del rinvio delle Dta.
Zone Economiche Speciali (Zes). Credito d'imposta portato a 2,2 miliardi, accompagnato da sgravi contributivi per i lavoratori. Misure estese anche al biennio 2026-2027 per promuovere occupazione giovanile e femminile.
Decontribuzione per il Sud. Confermati gli incentivi per le imprese che assumono giovani e donne nel Mezzogiorno.
Detassazione delle mance.
Tasse ridotte dal 25% al 30% sulle mance di lavoratori in ristoranti e bar, con un aumento della soglia di reddito ammissibile a 75.000 euro.
Naspi. I lavoratori dimessisi volontariamente potranno accedere all'indennità di disoccupazione in caso di nuovo impiego con almeno 14 settimane di contribuzione.
Birrifici artigianali. Riduzione delle accise dal 20% al 50% per i piccoli produttori con volumi di produzione fino a 60.000 ettolitri annui.
Ssn: Incremento di complessivi 2,5 miliardi per il finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale nel 2025.
Infermieri. Aliquota agevolata del 5% sugli straordinari del personale infermieristico.
Psicologi a scuola. Assegnati 10 milioni di euro per un progetto sperimentale.
Borse di studio. Istituito un fondo da 30 milioni di euro annui nel 2025 e 2026 per specializzandi in area sanitaria.
Pensione anticipata. Introduzione della possibilità di andare in pensione a 64 anni cumulando previdenza obbligatoria e complementare, con un requisito contributivo aumentato a 25 anni (dal 2025) e a 30 anni (dal 2030).
Quota 103. Confermata per il 2025, consente il pensionamento con 62 anni di età e 41 anni di contributi.
Opzione Donna. Riconfermata per lavoratrici in condizioni specifiche (caregiver, disoccupate o impiegate in aziende in crisi).
Pensioni minime. Incremento da 614,7 euro a 617,9 euro mensili.
Ecobonus. Detrazioni al 50% per interventi di efficienza energetica sulla prima casa (ridotte al 36% per altre abitazioni) fino a una spesa massima di 96.000 euro. Nel 2026 e 2027 anche sulla prima casa si applicherà il 36%, l'aliquota calerà ancora al 30% nel 2028.
Bonus elettrodomestici. Contributo fino a 100 euro per l'acquisto di elettrodomestici ad alta efficienza (fino a 200 euro con Isee sotto 25.000 euro). Obbligatorio lo smaltimento del vecchio elettrodomestico.
Stop incentivi caldaie. Cessazione delle agevolazioni per caldaie a combustibili fossili dal 2025, in linea con la direttiva Ue Case Green.
Ponte sullo Stretto. Incremento delle risorse a 13 miliardi di euro, con nuovi fondi per 1,4 miliardi.
Metro C di Roma. Ripristinati i fondi per il prolungamento fino alla Farnesina.
Stipendi dei ministri. Sottosegretari e ministri non parlamentari e non residenti a Roma possono usufruire dei rimborsi delle spese di trasferta «da e per il domicilio».
Compensi extra-Ue per i politici.
È vietato riceverli per i titolari di cariche di governo. Parlamentari, presidenti di regione e di province autonome potranno chiedere una preventiva autorizzazione agli organi di appartenenza a patto che i compensi non siano superiori a 100mila euro annui.
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