Ormai è scontro aperto sulla Tav. Nel pomeriggio il capogruppo della Lega alla Camera, Riccardo Molinari, aveva annunciato l'adesione del Carroccio alla piazza di sabato a Torino in favore dell'opera. Ora arriva la replica inviperita del Movimento 5 Stelle.
Parla il senatore Alberto Airola, piemontese come Molinari, che sbotta: "La Lega alla manifestazione pro-Tav? È una vergogna". Secondo Airola, con la decisione dei partner di maggioranza va in scena "una violazione del contratto di governo". E il senatore rincara: "Sono allibito".
La tensione è tale che per Airola tutto l'esecutivo rischia di franare sulla questione Tav. "Così il governo non va da nessuna parte... ", sibila il grillino all'agenzia Adnkronos. Poi riflette: "Quello è un punto nodale, lo sanno, scendere in piazza è una sfida. Sarà una boutade? Non lo so... Di sicuro è uno schiaffo in faccia al Movimento 5 Stelle".
In realtà il contratto di governo non entrava nello specifico e si limitava ad affermare questo: "Con riguardo alla Linea ad Alta Velocità Torino-Lione, ci impegniamo a ridiscuterne integralmente il progetto nell'applicazione dell'accordo tra Italia e Francia". Nel frattempo però la situazione si è evoluta, e l'analisi costi-benefici voluta dal ministro dei Trasporti Toninelli è quasi pronta. "L'analisi costi benefici" - sottolinea ancora Airola - "sta andando verso un no. Non vedo perché dar da mangiare a prenditori e grosse società e non fare niente". E sull'idea di referendum regionale, lanciata dalla Lega, chiude la porta: "Si doveva fare 25 anni fa, non adesso.
L'opera non porta passeggeri ma merci".Infine sull'eventualità di organizzare una contro-manifestazione per replicare alla Lega, Airola risponde: "La manifestazione del 'No' c'è già stata e ha raccolto 50mila adesioni, non c'è bisogno".
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