Le telefonate di Brugiatelli. Individuato il pusher

L'uomo denuncia il furto, poi arrivano gli agenti in borghese. Rischia per falsa testimonianza

Le telefonate di Brugiatelli. Individuato il pusher

Roma - «C'ho avuto na rapina su... mi hanno rubato la borsa, sto in piazza Gioacchino Belli, però questi ragazzi io li chiamo e mi chiedono il riscatto di soldi. Io devo fare una denuncia, dentro c'avevo i documenti, soldi, codice fiscale, patente, tutto. Se potete venì almeno vi do il numero, se loro mi rispondono, se voi potete rintracciarli». Sergio Brugiatelli (nella foto, ndr), precedenti per rapina e rissa, parla al telefono con i carabinieri e chiede aiuto per recuperare il suo zaino. Si guarda bene dallo spiegare perché i due stranieri glielo hanno rubato per poi chiedere il riscatto. Non è un cavallo di ritorno, ma una vendetta per la fregatura presa e riavere i soldi della droga.

Non solo. È Brugiatelli a parlare di una coppia di marocchini «per depistare», come ammetterà poi, in quanto teme la reazione dei due statunitensi che già conosce, «schizzati» per la cocaina e molto arrabbiati per il pacco appena ricevuto dallo spacciatore, che sarebbe stato individuato: è un italiano di circa 40 anni. E infatti Brugiatelli, il cui ruolo sarebbe quello di intermediario, procacciatore di clienti per gli spacciatori nelle piazze della movida, da Campo de' Fiori a Trastevere, rischia di essere accusato di falsa testimonianza nonché concorso in spaccio. La telefonata continua con l'operatore dei carabinieri che chiede: «Ma come sono scappati, motorino, a piedi, come stanno questi?». «No no, a piedi». «Quindi lei li chiama e gli chiedono dei soldi?» domanda il militare. «Se se, sennò non mi ridanno la borsa co' i soldi. Sto a piazza Gioacchino Belli, mi riconoscete, sto con una bicicletta grigia, se mi vedete sto davanti al bar. (...) Almeno vi do er numero, provo a chiamarli e dico, si vabbè vi do i soldi, almeno mi ridate la borsa, i documenti». «Ok, attenda lì stiamo arrivando, arrivederci» si chiude così la prima richiesta d'aiuto.

In un altro audio diffuso dai carabinieri è registrata la seconda chiamata al numero del passante che aveva fatto usare il suo cellulare a Brugiatelli. «Queste persone sono lì con lei o le hanno telefonato per un appuntamento?» chiedono alla sala operativa. «No no, so' scappati. Io stavo a beve' alla fontanella e mi hanno rubato proprio la borsa». «E che le hanno detto per restituirle questa borsa?». «Se hai 80, 100 euro... Io gli ho detto, tu portamela, io te li do i soldi. Poi l'ho visti scappare dentro una traversa. Io gli ho corso appresso con la bicicletta ma mi sono scappati». «Va bene volevo sapere se erano lì, le mandavo una pattuglia con gli abiti civili.

Ha capito? Intanto le mando una pattuglia lì e parla direttamente con i colleghi. La saluto, arrivederci».

Arrivano il vicebrigadiere Mario Cerciello Rega e Andrea Varriale. Richiamano gli americani e si mettono d'accordo per lo scambio sotto il loro albergo. SVla

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