Giuseppe Conte nella partita con l'Ue gioca sempre più distante dal duo Salvini-Di Maio. Il premier prosegue nel percorso della mediazione e cerca sponde in via xx Settembre e al Colle. I due vicepremier invece vanno allo scontro dicendo "no" all'abolizione di quota 100 come chiesto dall'Unione Europea. A questo punto le mosse dell'esecutivo si declinano su due fronti. Uno è quello della prudenza, l'altro è quello del braccio di ferro e della resa dei conti con Bruxelles. In questo scenario la figura di Conte inizia ad assumere sempre più il profilo del tecnico ben distante dal politico dei primi mesi di governo. Le sue parole, come ricorda Italia Oggi, nella battaglia con Bruxelles adesso sono chiare e sembrano indirizzate proprio ai due vice: "Con Bruxelles o tratto io insieme con Tria o lascio. Voglio una delega in bianco. Senza un vostro mandato pieno, mi dimetto. E lo faccio subito". Traduzione: Conte sta cercando di ottenere una sorta di delega in bianco per portare avanti in solitaria la trattative con Bruxelles. Una mossa che lo colloca direttamente nella galleria dei tecnici insieme a Mario Monti.
Un altro premier che portava avanti i negoziati da solo per poi somministrare la pillola dell'austerity. Conte dunque prova a smarcarsi da Salvini e Di Maio che alzano i muri contro le critiche dell'Europa. Nello scenario futuro Conte potrebbe assumersi la responsabilità di scelte impopolari e dolorose evitando il fardello ai due leader di Lega e 5 Stelle.
Ma l'Ue ha già fatto sapere che sul documento con cui l'Italia si impegna a rispettare i patti per la riduzione del debito pretende la fimra del premier e dei due vicepremier. Una separazione dunque appare difficile. Ma non è escluso che presto Conte possa indossare il Loden. Nonostante l'arrivo dell'estate...- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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