Teramo, centri sociali urlano contro Salvini. Provano a fermare l'auto

Matteo Salvini visita Teramo e gli antagonisti rossi lo contestano ancora. Il ministro è finito nel mirino di Potere al Popolo durante una visita per la campagna elettorale

Teramo, centri sociali urlano contro Salvini. Provano a fermare l'auto

Matteo Salvini visita Teramo e gli antagonisti rossi lo contestano ancora. Questa volta a mettere nel mirino il ministro degli Interni è stato un gruppo di una cinquantina di persone, manifestanti di Potere al popolo che hanno intonato un coro "Bella Ciao" mentre il titolare del Viminale si trovava a Teramo per sostenere i candidati della Lega alle Regionali. I manifestanti non si sono limitati soltanto a cantare la canzone die partigiani ma hanno anche urlato alcuni slogan tra cui quello "siamo tutti antifascisti". In pochi istanti il gruppo di circa cinquanta persone ha tentato di avvicinarsi al ministro che stava transitando in auto dopo aver salutato i cittadini.

Dopo qualche momento di tensione la situazione a quanto pare sarebbe tornata alla normalità. Di certo però resta alta la tensione attorno al vicepremier che dopo il duello con l'Europa si trova impegnato su un nuovo fronte contro i sindaci ribelli che hanno messo al bando il decreto Sicurezza fortemente voluto dal leader della Lega. E la protesta dei sindaci ora viene cavalcata anche dai movimenti di sinistra che fanno da sponda alla rivolta dei primi cittadini che cercano visibilità in vista del voto delle Europee di maggio. Eppure solo nella mattinata il ministro si era lasciato andare ad un commento piuttosto positivo sulla sua breve visita a Teramo: "È così da stamattina.

Una calorosa, fantastica, costruttiva accoglienza a Teramo. Che sia di buon auspicio per un buon anno, positivo e costruttivo in tutta Italia". Ma evidentemente non aveva fatto ancora i conti con i manifestanti di Potere al Popolo.

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