"Touil non era considerato pericoloso o a rischio di terrorismo né dalla polizia tunisina né da quella italiana. Solo dopo la strage del Bardo, Touil assume il profilo di terrorista. I servizi ne inseriscono il nome tra i sospettati mentre il tribunale tunisino emette mandato di arresto internazionale". Adesso il ministro dell'Interno Angelino Alfano scopre che la minaccia del terrorismo si nasconde nelle pieghe della nostra società e, soprattutto, che corre lungo le tratte dell'immigrazione clandestina. Tanto che, durante l'informativa alla Camera sull'arresto del marocchino Abdel Majid Touil, sospettato di essere coinvolto la strage al museo del Bardo di Tunisi, è costretto a smentire se stesso: "Non ho mai escluso che l’Italia sia a rischio terrorismo: ho sempre detto che l’allerta è elevatissima, anche sull’uso dei barconi per l’infiltrazione di terroristi, pur se finora mancano riscontri". Il 17 febbraio Touil è, infatti, arrivato in Sicilia a bordo di un barcone. Il ché dimostra come i jihadisti possono nascondere tra gli immigrati.
Nell'informativa di oggi Alfano snocciola (finalmente) i vero numeri del rischio terrorismo in Italia. Per prima cosa, viene fuori che nei primi cinque mesi del 2015 sono espulse 33 persone sospettate di essere coinvolte nel terrorismo internazionale. Nel 2014 le espulsioni erano state tredici. "Non ho mai escluso che l’Italia potesse essere esclusa da un rischio terrorismo - spiega il ministro dell'Interno - anzi ho detto che sarebbe stata elevatissima l’attenzione delle nostre forze di polizia per intercettare anche i più deboli segnali di pericolo, anche sull’uso eventualmente strumentale delle carrette del mare da parte delle reti terroristiche allo scopo di infiltrarvi i propri aderenti e mimetizzarne l’ingresso in Italia". Un'ammissione che arriva parecchio in ritardo da quando, nel 2014, sono esplose le partenze di barconi dal Nord Africa. Solo l'anno scorso sono, infatti, arrivati in Italia oltre 180mila clandestini. Il trend del 2015 addirittura in crescita. Tra i rischi della bomba migratoria c'è anche l'incapacità del Viminale di identificare i disperati che ogni giorno sbarcano in Italia. È lo stesso Alfano ad ammetterlo. Quando Touil, il marocchino 22enne sospettato di essere coinvolto nell’attentato del Bardo, è arrivato in Italia "a bordo di un barcone" ed è stato "soccorso in mare", il Viminale non aveva in mano alcuna segnalazione su di lui "né dalle autorità tunisine né da altri Paesi".
Ora che i rischi dell'immigrazione clandestina sono sotto gli occhi di tutti, anche l'Unione europea ammette che il fenomeno non è immune da pericoli. "La Commissione Ue è conscia del potenziale rischio di infiltrazioni di terroristi tra i migranti che attraversano il Mediterraneo - fanno sapere da Bruxelles - tuttavia, nessun caso del genere è stato confermato fino ad ora".
Dall’esecutivo, poi, però, si sono subito affrettati a precisare che "richiedenti asilo e terroristi non devono essere messi nella stessa categoria". Il problema è che le due categorie si mischiano.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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