La terza dose è efficace al 95,6%. L'Ema studia l'antivirale Merck

Cavaleri: "Necessario difendersi da nuove varianti". Buoni i risultati del richiamo con l'eterologa

La terza dose è efficace al 95,6%. L'Ema studia l'antivirale Merck

Pfizer e Biotech diffondono i primi dati sulla terza dose. L'efficacia del vaccino dopo il richiamo è pari al 95,6% e sembra fare da scudo con buoni risultati anche contro la variante delta. A confermarlo è uno studio che valuta l'efficacia e la sicurezza di una dose booster di 30 µg in più di 10mila over 16.

«Miriamo a mantenere le persone ben protette contro questa malattia» spiega Albert Bourla, presidente e Ceo di Pfizer, che garantisce continuità nell'impegno «per aumentare l'accesso globale e la diffusione» del prodotto «tra i non vaccinati», e ribadisce di ritenere «fondamentale» anche il ruolo dei booster nell'affrontare la pandemia. «Non vediamo l'ora di condividere questi dati con le autorità sanitarie - aggiunge - e di lavorare insieme per determinare come possono essere utilizzati per supportare il lancio di dosi di richiamo in tutto il mondo».

Nel trial il tempo mediano tra la seconda dose e la somministrazione del richiamo (o del placebo per un secondo gruppo) è stato di circa 11 mesi. Il follow-up mediano è stato di 2,5 mesi. Durante il periodo di studio, ci sono stati 5 casi di Covid nel gruppo potenziato e 109 nel gruppo non potenziato. L'età media dei partecipanti era di 53 anni, con il 55,5% di età compresa tra i 16 e i 55 anni e il 23,3% over 65. Ema sostiene che i risultati migliori arrivino dall'eterologa. Cioè, la copertura è più sicura quando si utilizza un vaccino differente rispetto a quello somministrato nelle due dosi precedenti. In base a quanto osservato, risulta anche che la copertura dei vaccini sia più alta in chi precedentemente ha anche contratto l'infezione. Detto questo, è fondamentale giocare d'anticipo e intuire cosa accadrà dopo la variante delta. «Stiamo tutti guardando alla situazione varianti con l'inverno in arrivo, per cercare di capire dove il virus sta andando e cosa potremmo aspettarci nelle settimane e nei mesi a venire. Delta è ancora il ceppo dominante che sta circolando e stiamo cominciando a vedere che ci sono alcune mutazioni aggiuntive che stanno prendendo il suo posto, al momento in pochi casi» rileva Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e prodotti terapeutici anti Covid dell'Agenzia europea del farmaco. Per questo Curevac, che aveva rinunciato a presentare la documentazione sui propri studi alle autorità sanitarie, ha deciso di concentrarsi su un vaccino di seconda generazione, che entrerà in scena in futuro.

Per lunedì è anche attesa una decisione dell'Ema sulla dose booster di Moderna nelle persone di età superiore ai 12 anni, 6 mesi dopo la seconda dose. «Comunicheremo l'esito» anticipa Cavaleri Dopo che l'Ema ha annunciato nei giorni scorsi l'avvio della procedura di revisione continua (rolling review) per il vaccino di Pfizer/BioNTech nei bimbi tra 5 e 11 anni, anche per Moderna.

Non solo, per la prossima settimana ci si aspetta anche una valutazione del farmaco antivirale orale dell'americana Merck, che ha mostrato di ridurre di circa il 50% il rischio di ricovero e morte nei pazienti con Covid in forma lieve.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica