"Tolleranza zero su abusi. Basta degrado a Termini"

Il candidato sindaco di Roma: "Sicurezza in 100 giorni. Ho messo d'accordo tutto il centrodestra"

"Tolleranza zero su abusi. Basta degrado a Termini"

«Le nostre priorità saranno una terapia d'urto sulla pulizia della città e la cura del verde pubblico. Ma anche la bonifica delle stazioni ferroviarie, le porte di ingresso della città, che vanno liberate da sbandati e criminali. Quindi tolleranza zero sul degrado, sui roghi tossici, sui gesti di inciviltà che offendono la città»: il candidato a sindaco per il centrodestra a Roma, Enrico Michetti, ha le idee chiare.

Insomma, ripulirà le stazioni romane dal degrado?

«Lo faremo nei primi cento giorni, se sarò eletto. Tolleranza zero nei confronti di qualsiasi abuso. Termini è il biglietto da visita della città. Una città pulita, sicura, efficiente la vogliono tanto i turisti quanti i cittadini. E Roma dovrà tornare a essere una città illuminata dal centro alla periferia, sicura e presidiata. Per questo stabiliremo un tavolo permanente con prefetto, autorità e ministro dell'Interno, proprio perché ci sia un'attenzione assolutamente vigile e puntuale sulla sicurezza».

Che amministrazione sarà la sua?

«Un'amministrazione al servizio del cittadino, non ostativa. Noi cambieremo i regolamenti perché dovranno agevolare le attività produttive della città. Ho già inaugurato un metodo nuovo che abbiamo messo al centro del programma: non considero gli avversari degli avversari, ma dei colleghi per cui non ci sarà mai una manifestazione verbale di dileggio o qualcosa che possa minare alcun tipo di decoro o dignità. Non ci sarà mai alcun tipo di censura. La competizione da parte mia è iniziata in questi trenta giorni solo ed esclusivamente sul programma».

Che pensa dell'operato di Virginia Raggi?

«Da cittadino rilevo che la situazione di degrado in cui versa la Capitale è evidente. In questi ultimi anni non c'è stata la manutenzione, sono mancati gli investimenti, si è rinunciato a un'occasione storica come l'organizzazione delle olimpiadi, i trasporti sono peggiorati. E soprattutto la città è piombata in piena emergenza sul fronte dei rifiuti, per evidente responsabilità di Campidoglio e Regione Lazio».

Come risolverà il problema del degrado?

«Chiaramente è una priorità, bisogna ripristinare un'igiene e un decoro urbano che siano perlomeno civili. Perché Roma merita di essere una grande Capitale del pianeta».

Perché ha scelto di candidarsi?

«A me fa molto piacere da romano e poi esser riusciti a metter d'accordo tutto il centrodestra, dai più piccoli ai più grandi, francamente è motivo di orgoglio. Loro mi hanno chiesto una cosa sola, di garantire la buona amministrazione, cioè il corretto esercizio del potere, nessun altro tipo di impegno. Di costruire una squadra che sia all'altezza».

Ha già un'idea di squadra?

«Abbiamo già la Matone come pro sindaco che ha la conoscenza perfetta dei dicasteri di Stato essendo stata capo di gabinetto e capo del legislativo e poi si occuperà di servizi sociali dopo vent'anni di esperienza ai vertici a capo della magistratura minorile. C'è anche Vittorio Sgarbi, che si occuperà di arte e cultura e anche lui è un fuoriclasse nel suo ambito e quindi si vince con una squadra di fuoriclasse. Con nomi importanti. Se si entra in sala operatoria e non si è mai preso un bisturi in mano è difficile si possa operare. Anzi, per alcuni versi è molto deleterio».

Qual è il punto di forza del centrodestra?

«Credo il popolo abbia apprezzato ci sia un clima nuovo e un modo di far politica diverso».

Pensa a un rilancio culturale?

«Roma dovrà tornare a pullulare di eventi, di grandi eventi.

Siamo fortunati perché, se fossimo eletti, potremo incontrare il Giubileo, ma non solo. Dovremo ad esempio creare un evento sull'agroalimentare che si potrebbe ripetere ogni anno perché abbiamo i grandi palazzi che si occupano di questo, come la Fao. L'intento è di riportare i turisti nella Capitale».

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