Torna l'incubo dell'alluvione. Nord Ovest già sott'acqua

Esondazioni e allagamenti. Crollato un ponte in Liguria. Allerta rossa in Piemonte e Lombardia

Torna l'incubo dell'alluvione. Nord Ovest già sott'acqua

L'allerta rossa scattata alle 14 di ieri su Genova e Savona e prorogata fino a questa mattina, sta facendo rivivere alla Liguria il timore vissuto con l'alluvione del 1992. La violenta ondata di maltempo che ha investito il Paese sta interessando gran parte del nord Italia e anche parte del centro, ma è di nuovo la Liguria a subire i danni maggiori con esondazioni e allagamenti che hanno coinvolto in particolare la riviera di Ponente e che nelle prossime ore potrebbero creare ulteriori criticità.

Già ieri pomeriggio le intense precipitazioni, il vento e le forti mareggiate hanno seminato danni e distruzione. E le previsioni non prevedono tregue all'orizzonte almeno fino alle prime ore di oggi. «L'emergenza sta entrando nella fase critica», ha detto ieri l'assessore ligure alla Protezione civile, Giacomo Giampedrone. Nel savonese - dove è caduto un quantitativo d'acqua che in sei ore ha riversato sul terreno un terzo della pioggia che cade normalmente in un anno - la situazione più critica. È stato anche sospeso e trasferito un seggio elettorale. Una frana ha interrotto la ferrovia Savona-Torino e cinque nuclei familiari sono stati evacuati per precauzione a Pontinvrea. Chiusa anche l'autostrada A26 in direzione sud. Le esondazione di Letimbro, Erro e Bormida hanno trascinato un mare di fango che ha invaso le strade, portando detriti e alberi caduti e allagando scantinati e piani bassi di diversi edifici. A Quiliano è crollato un ponte, mentre quelli di Savona sono stati chiusi per precauzione, tagliando in due la città. A La Spezia sono state chiuse le scuole, mentre a Genova - ieri mattina risparmiata dai nubifragi - il sindaco Mario Bucci si è scusato per la decisione di chiuderle ieri, riservandosi di aspettare l'evolversi della situazione per lasciare a casa gli studenti questa mattina solo se e dove necessario. «Non prevediamo la chiusura delle scuole a meno che durante la notte non si creino danni o problemi importanti sul territorio», ha precisato. «La situazione dei fiumi per adesso è buona. Anche se dovesse arrivare la bomba d'acqua dovremmo reggere. Invito i genovesi a stare a casa», ha detto. Nel capoluogo ci sono state decine di chiamate ai vigili del fuoco per tegole cadute, alberi pericolanti e allagamenti in vari quartieri. «Nelle prossime 12-18 ore ci aspettiamo che quello che ha piovuto fino ad adesso non sia non dico l'antipasto ma neanche il piatto forte di quello che ci attende nelle prossime ore, un fronte molto vasto. Le prossime ore saranno molto delicate, è previsto un ulteriore peggioramento su Savona e Genova», ha detto nel pomeriggio di ieri il presidente della Liguria, Giovanni Toti, nel corso del punto stampa sul maltempo nella regione. Fiato sospeso anche in Piemonte, dove è scattato lo stato di massima allerta in alcune aree a sud est, nei bacini dei fiumi Belbo e Bormida. Criticità che oggi dovrebbero raggiungere anche il nord, nell'Alto Novarese e nel Verbano-Cusio-Ossola. La protezione civile ha attivato la fase operativa di preallarme e anche qui i cittadini sono stati invitati a limitare gli spostamenti allo stretto necessario, soprattutto nelle zone a maggior rischio. È stata disposta la chiusura delle scuole ad Acqui Terme e ad Alessandria, dove il sindaco, Gianfranco Cuttica, in seguito all'aumento del livello del Bormida ha fatto sgomberare le abitazioni lungo il fiume e disposto, laddove possibile, il ricovero ai piani superiori fino al deflusso della piena. A causa degli allagamenti, la statale 456 «del Turchino» è stata chiusa al traffico nel tratto compreso tra località Stazione Molare, nel comune di Ovada, e il confine con la Liguria. Anche la circolazione ferroviaria è stata sospesa sulla linea ferroviaria Genova-Ovada-Acqui Terme, tra Liguria e Piemonte.

Massima allerta pure in Lombardia, dove la situazione meteo è data in peggioramento fino al tardo pomeriggio di oggi e la Regione ha emanato un'allerta rossa per rischio idrogeologico a partire da ieri a mezzanotte, in particolare per le province di Varese, Milano e la zona del lago di

Como. Mentre a Venezia dalle 11 è prevista l'alta marea, con il possibile azionamento del Mose. Allerta arancione anche in Emilia Romagna, Toscana, Sardegna e Sicilia, con le coste sferzate già da ieri da venti di burrasca.

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