Total, le pressioni sulla Guidi e il ruolo del compagno Gemelli

Gli affidamenti degli appalti da parte del colosso petrolifero francese Total erano "pilotati e predefiniti negli esiti dai protagonisti del comitato d'affari costituito, appunto, dal management di Total Italia, da imprenditori, da pubblici ufficiali, politici e faccendieri, istituzionalmente deputati a mediare un numero indeterminato di transazioni illecite"

Total, le pressioni sulla Guidi e il ruolo del compagno Gemelli

Gli affidamenti degli appalti da parte del colosso petrolifero francese Total erano "pilotati e predefiniti negli esiti dai protagonisti del comitato d'affari costituito, appunto, dal management di Total Italia, da imprenditori, da pubblici ufficiali, politici e faccendieri, istituzionalmente deputati a mediare un numero indeterminato di transazioni illecite". È quanto emerge da un colloquio con la Stampa del pm Henry John Woodcock e dagli atti delle tre inchieste con cui il magistrato accese i riflettori sugli "affari petroliferi" e sul "Totalgate".

Il punto di partenza delle diverse indagini è così riassunto da Woodcock, riporta il quotidiano torinese: "La corruzione e la collusione tra potere economico, potere politico e frange deviate di istituzioni dello Stato costituiscono il modus operandi ordinario nel settore degli appalti delle opere pubbliche. Il flusso di denaro pubblico rappresenta l'occasione di corruzione e di arricchimento illecito a favore di imprenditori senza scrupoli, faccendieri e funzionari pubblici corrotti".

I legami tra la Total e il governo erano strettissimi. Come scrive La Stampa, il 19 novembre 2014, l’ingegner Giuseppe Cobianchi, l’uomo di Total, parla al telefonino con un collega e gli racconta di una riunione a Roma, presso il ministero per lo Sviluppo Economico, cui erano presenti Nathalie Limet, il ministro Guidi e il sottosegretario dem Simona Vicari. Cobianchi e Gemelli (compagno della Guidi) ne parlano tre giorni dopo. Cobianchi: "Sono stato poi a Roma... incontro con il ministro, c’era il sottosegretario... dovremmo tornare il 26 perché è stato confermato da parte, insomma, del ministro, del governo l’intenzione di... di procedere... c’era anche il presidente della Regione...". Gemelli: "Infatti, a me (Federica Guidi, ndr) ha detto che è andata tutto bene... Dice: "Sì, poi ho incontrato le persone che mi hai presentato, che era col suo amministratore delegato". Dico: Ah, perfetto...". Cobianchi: "Sì... sì... il ministro si è ricordata, un attimo, che c’eravamo visti... (risata) la settimana prima e poi, ecco, stanno anche organizzando, questo per noi è anche molto positivo, un incontro con le due Regioni, la settimana successiva, con Puglia e Basilicata, per portare avanti il discorso di Taranto. Ecco, quindi, questo anche per noi era una priorità e... e devo dire che... abbiamo positivamente verificato, insomma, l’intenzione del governo di andare avanti, ecco! Quindi, questo ci ha fatto molto piacere, ovviamente...

Quindi io la ringrazio, insomma, anche a nome della nostra società, un po’ per... intanto per averci fatto conoscere direttamente il ministro Guidi e poi, insomma, per l’interessamento che ha... che ha avuto". Gemelli: "Assolutamente a disposizione! Ce lo siamo detti dal primo giorno".

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