Marco Travaglio si racconta a 360°. Ospite di Un giorno da pecora, su Rai Radio1, il giornalista ha svelato alcune sue abitudini della vita privata, a partire dalla colazione: "Bevo caffé e magio le Camille, dei biscotti. Prendo tre caffé al giorno: colazione, pranzo e cena. E a cena amo bere anche Coca Cola". E stranamente in questo periodo così freddo non ama dormire con il piumone: "Non lo utilizzo mai, mi fa schifo. Uso sempre lenzuolo e coperta". Dà l'impressione di essere duro e determinato, ma in alcune occasione si sente anche timido: "Si, sono timido e lo sono sempre stato. Per esempio quando parlo con una persona lo guardo negli occhi per un attimo e poi, senza accorgermene, mi cala lo sguardo altrove". Proprio questa fu l'accusa rivoltagli da Matteo Renzi nel corso di un duello televisivo: "No, in quel caso guardavo solo dall'altra parte. Ma non era un segno di timidezza: mi dava solo fastidio la sua faccia...".
Social e Juventus
Il rapporto del direttore de Il Fatto Quotidiano con i social non va a gonfie vele: "Sono 'asocial' perché non ho tempo. Ringrazio chi mi segue ma la mia pagina è gestita dai social media manager del nostro giornale, che pubblicano le iniziative del Fatto e gli articoli più importanti". Eppure la sua pagina Facebook ha oltre un milione di fan: "Non ho nemmeno la password: se devo mettere un post su Fb dico a chi se ne occupa che gli manderò il contenuto via mail o via messaggio. Ogni tanto guardo i commenti pubblici alla mia pagina e sono commenti che contengono per la maggior parte insulti. Oggi i social network danno spago a questi disadattati che non sanno cosa fare durante la giornata".
Il saggista è ancora un tifoso della Juventus: "Si, ma ho perso interesse per il calcio. Però vivo nella stessa strada di Cristiano Ronaldo. Ogni tanto vedo passare i van con i vetri oscurati e immagino che sia lui, dal momento che l’FBI non ha motivo di frequentare il mio quartiere".
La cena con Conte
Travaglio si è poi espresso sulla recente cena a Viterbo con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: "Non siamo stati a cena di recente nel senso che abbiamo organizzato una cena". È successo però una cosa piuttosto curiosa: "Io avevo il mio spettacolo a Viterbo, due sabati fa. Ma pioveva talmente tanto, anche dentro al teatro, che abbiamo deciso di annullarlo. Ad un certo punto chiama Conte che dice: 'Mi state tirando un pacco, io sto arrivando con la mia famiglia per vedere lo spettacolo'. I biglietti se li era comprati su internet, aveva l'ultima fila". E ha poi spiegato tutti i dettagli, giustificandosi: "Dato che Conte era già arrivato a Viterbo, con suo figlio, la sua compagna e sua sorella, è venuto a cena con me e con tutto lo staff del mio spettacolo. Ecco qual è stata la famosa cena nella quale qualcuno ha voluto vedere che siamo andati a nasconderci nel viterbese. Peccato che c'erano 200 persone, c'era una 'processione' di persone che andavano a farsi i selfie con lui, altro che cena segreta".
Vespa e Vauro
Non è mancata una frecciatina ironica nei confronti del collega Bruno Vespa: "Non mi ha mai invitato, ho questo primato. Avrà fatto 80mila puntate di Porta a Porta ma non ci sono mai stato. Mi leva dall'imbarazzo di dirgli di no quindi sono felice...". Ma il giornalista del Fatto detiene anche un altro record: "Non sono mai stato a Mediaset. Forse c'è una lista di giornalisti che non possono esser invitati a Mediaset formata da un solo nome: il mio".
Infine è arrivata la risposta a Vauro Senesi, che ha rivelato come le sue vignette non vengono pubblicate o poste nelle ultime pagine dei giornali: "Non abbiamo litigato. Capita così anche agli articoli: alcuni vanno in prima pagina, altri dentro, alcuni non li pubblichiamo. I giornali mica sono delle buche delle lettere".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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