Il travaso di voti a beneficio degli azzurri assesta la maggioranza verso il centro

A sinistra il 20,9% ottenuto dal Pd mette i Cinque Stelle in secondo piano

Il travaso di voti a beneficio degli azzurri assesta la maggioranza verso il centro
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Al di là del loro significato politico complessivo, i risultati delle elezioni in Abruzzo mostrano alcune interessanti dinamiche tra i partiti delle due opposte coalizioni.

È opportuno confrontare i risultati di domenica scorsa con quelli delle Politiche del 2022: è vero che si tratta di consultazioni di diversa natura e che nelle regionali la figura del candidato locale ha molta più importanza nello spostare i voti, ma è vero anche che le precedenti Regionali, svoltesi nel 2019, sono così lontane nel tempo, e specialmente con una situazione a livello nazionale così fortemente mutata, da rendere difficile qualunque analisi. All'interno del centrosinistra, il Pd ottiene un ottimo risultato, passando dal 16,6% al 20,29%: ciò accade a fronte di cali dei suoi alleati e sicuramente rappresenta una fonte di soddisfazione per Elly Schlein, perché accredita con più forza il suo partito come elemento di traino nelle complesse trattative per il cosiddetto «campo largo», mettendo in secondo piano il Movimento 5 Stelle, che subisce viceversa una erosione di voti. Si tratta di una circostanza che avrà sicuramente un effetto in futuro.

Nel centro-destra, Fratelli d'Italia si conferma come il partito maggiore tra quelli presenti oggi sullo scenario politico, ma subisce anch'esso un decremento di suffragi rispetto alle Politiche di due anni fa: 27,7% allora e 24,1% oggi. Questo andamento riproduce peraltro una tendenza già vista a livello nazionale, ove il partito della Meloni, secondo i sondaggi, ha assunto nell'ultimo periodo un trend decrescente. Ciò non significa che la «luna di miele» tra la presidente del Consiglio e il suo elettorato sia finita, ma è certo entrata in un periodo di riflessione. Anche la Lega presenta un calo: un andamento pure questo rilevabile in queste settimane sul piano nazionale, che accresce in qualche misura la crisi traversata oggi dal partito di Salvini.

Sempre nell'ambito del centrodestra, la vittoria più corposa è ottenuta in queste regionali abruzzesi da Forza Italia, che si accresce dall'11,1% delle Politiche del '22 al 13,44% ottenuto domenica scorsa. Ancora una volta, si tratta di un trend rilevabile in questo periodo a livello nazionale, seppur in misura più modesta.

Il partito di Tajani parrebbe dunque in qualche modo drenare voti dai suoi alleati: un risultato che non mina l'alleanza di centrodestra, ma le imprime certamente una maggiore attenzione verso il centro dello schieramento politico.

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