Quando la famiglia di Edoardo Lazzaro si è vista recapitare a casa un verbale da 26 euro quasi non credeva ai suoi occhi. È il caso di dire «oltre al danno anche la beffa».
Il ragazzo di 17 anni era rimasto ferito in un tragico incidente il 30 novembre scorso a Ferrara in cui aveva perso la vita l'amico, Manuel Lorenzo Ntube, di due anni più giovane. Travolti entrambi da un Suv, che inizialmente se ne era andato, lasciando sull'asfalto un ferito e un cadavere. A distanza di due mesi, come riporta la Nuova Ferrara, il giovane sopravvissuto ha ricevuto una multa, perché quella sera non indossava il giubbotto catarifrangente o le bretelle riflettenti. I due amici erano insieme in via Pomposa, in sella alle loro biciclette. Era già buio quando un suv che procedeva nella stessa direzione li ha presi in pieno. I due sono caduti a terra, mentre il conducente della Nissan Qashqai si allontanava, senza chiamare i soccorsi. Per Manuel Lorenzo Ntub, giovane centrocampista del Padova, non c'era nulla da fare: era stato sbalzato in un fossato. Il 17enne, invece, era in coma. È stato ricoverato in ospedale e la sua vita è rimasta appesa a un filo per settimane, perché aveva un polmone perforato ed entrambe le gambe fratturate.
Il conducente del Suv, 37 anni, si era presentato al Comando della Polizia Locale tre ore dopo: sottoposto all'alcol test e al test antidroga, era risultato negativo. Uscito dall'ospedale Edoardo era stato interrogato dalle forze dell'ordine e dal sostituto procuratore Ciro Alberto Savino. Ora il ragazzo è tornato a vivere a casa con la nonna e la bisnonna. «Vorrei sapere quante persone indossano il giubbotto catarifragente in bicicletta» ha scritto sul suo profilo Fb Rita Lazzaro, la nonna. In base all'articolo 182 del codice della strada il conducente di velocipede che circola fuori dai centri abitati da mezz'ora dopo il tramonto del sole a mezz'ora prima del sorgere e quello che circola nelle gallerie hanno l'obbligo di indossare il giubbotto o le bretelle retroriflettenti ad alta visibilità. Ma vista la gravità dell'accaduto, dovrebbe prevalere il buonsenso. E forse i vigili faranno un passo indietro.
«In riferimento alla notizia apparsa sugli organi di informazione - fanno sapere dal Comune - si ritiene doveroso precisare che è in corso un'indagine da parte della Procura e che tutte le responsabilità dei soggetti coinvolti sono al vaglio degli inquirenti».
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