Trenta milioni per i tamponi da medici e pediatri

Annuncio del premier. Rossi: "Ma così rivolta dei condomini". Dal plasma agli anticorpi, il punto

Trenta milioni per i tamponi da medici e pediatri

La sfida ora è rivolta verso le nuove cure. Strumenti che possano giocare nella lotta contro il covid una partita finalmente d'attacco. Test sempre più rapidi ed efficaci, tracciamenti e sperimentazioni. Tutto in attesa del vaccino.

TAMPONI ANTIGENICI

Come anticipato martedì, verranno stanziati dal governo 30 milioni di euro per l'esecuzione di tamponi antigenici rapidi da parte dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta. «Abbiamo predisposto interventi volti a rafforzare la risposta sanitaria», ha spiegato il premier. Soluzione che non funziona per il presidente dell'Ordine dei medici di Milano, Roberto Carlo Rossi che ipotizza una vera e propria «rivolta dei condomini».

TRACCIAMENTO

«È importante individuare gli asintomatici. Non si molla», dice il presidente dell'Istituto superiore della Sanità Brusaferro nel corso della commissione igiene al senato. Individuare le persone portatrici del virus è la prima frontiera per fermare l'infezione, ha spiegato Brusaferro. «Quando il tracciamento viene meno è particolarmente difficile poi far fronte. Bisogna tenere la curva dei nuovi contagi sotto una certa soglia, facendo in modo che le persone identificate come positive si possano tracciare. Questo si chiama contenimento». Ecco perchè potenziare la app Immuni è fondamentale. Nei giorni scorsi le Regioni avevano chiesto al Governo di scrivere che quando non si riesce a fare il contact tracing si può rinunciare a fare i test ai contatti dei positivi senza sintomi. E ora per la prima volta viene detto chiaramente che «è importante individuare gli asintomatici, anzi, diventa la prima frontiera per contenere l'infezione».

STUDIO TSUNAMI

«Al 26 ottobre sono 188 i pazienti inseriti nello studio Tsunami», ha spiegato poi Brusaferro, durante l'audizione in Commissione Sanità del Senato sullo stato di avanzamento del trial randomizzato e controllato, avviato con il coordinamento nazionale di agenzia del farmaco Aifa e Iss. Uno studio che mira a valutare l'uso del plasma dei guariti nel trattamento di malati Covid, con polmonite da Sars-Cov-2 e insufficienza respiratoria, in associazione con le terapie standard.

ANTICORPI MONOCLONALI

Novità sono attese anche sugli anticorpi monoclonali, la cui disponibilità «sarà uno strumento estremamente importante e potente: accanto a una produzione americana ce n'è anche una italiana, che sarà disponibile credo già dai primi mesi del prossimo anno.

Certamente quando avremo questo tipo di strumento la possibilità di trattare pazienti con determinati livelli di gravità potrà essere molto più importante e questo ci consentirà delle prognosi più favorevoli», ha concluso Brusaferro.

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