I cittadini sbigottiti registrano con i cellulari le immagini della bufera, le condividono freneticamente così mezza Italia ha seguito in diretta la devastazione che ieri ha colpito l'area settentrionale della Lombardia: la tromba d'aria tra Gessate e Cernusco sul Naviglio, la grandine con un diametro più grosso di una pallina da tennis a Saronno, i vetri delle auto sfondati, gli alberi crollati su tetti e strade, gli allagamenti di piazze e sottopassi. A Seregno un signore anziano commenta dalla finestra il video di una valanga d'acqua che scorre lungo le vie del centro cittadino: uno scenario artico a causa della grandine che trasforma il torrente in una lunga scia bianca.
Pioggia battente e palle di ghiaccio anche a Varese e a Gallarate. Nel Mantovano le ultime due notti ha diluviato e i chicchi di grandine grossi come pesche hanno provocato danni alle colture nei campi. I pezzi di ghiaccio uniti al forte vento e alla pioggia, hanno mandato in frantumi anche i vetri di centinaia di auto e danneggiato gravemente abitazioni e pannelli solari. Sembra il copione di quanto scritto ieri, di quello che è capitato in Veneto nei giorni scorsi dove il maltempo ancora non demorde: ieri mattina a Verona un uomo è stato ricoverato in gravi condizioni dopo essere stato colpito da un fulmine: si stava riparando dalla pioggia sotto un albero nella piazza centrale che è stato spezzato in due dalla saetta. E mentre la Protezione civile non abbassa l'asticella dell'allerta meteo per l'intero Nord e per l'Emilia Romagna, si stanno contando i danni provocati dalle grandinate che hanno flagellato le colture a Treviso, Padova e Venezia e quelli causati dal downburst - fenomeno simile a una tromba d'aria - che aveva fatto strage di tetti e di alberi nel Comelico e nel Cadore.
Ma la massa di instabilità ieri ha investito anche la Lombardia dove i danni diffusi sono simili a quelli dei vicini di casa. I vigili del fuoco hanno effettuato circa 110 interventi per allagamenti, scoperchiamenti e alberi caduti. E c'è dell'altro. A Treviglio, in provincia di Bergamo, dove un'auto è stata colpita da una grossa pianta, il pronto intervento ha estratto una donna e due ragazzine lievemente ferite da un'auto. A Varese nonostante la pioggia, si sono dovute usare le pompe per domare le fiamme sul tetto di due abitazioni colpite da un fulmine. Ad Abbiategrasso un furgone è finito in un canale. Nel Bresciano, flagellato da vento forte e gradine, due dipendenti in un'azienda sono stati feriti alla testa e alle braccia da alcune finestre che si sono staccate a causa del vento. A Paderno Dugnano un motociclista è rimasto ferito dopo essere stato colpito da un albero crollato in mezzo alla strada per il forte vento. L'ondata di maltempo non è ancora finita. Altri rovesci sono previsti fino alla mezzanotte di oggi tanto che la Protezione civile lombarda ha diramato una nuova allerta meteo arancione (rischio moderato) che passerà poi a gialla (rischio ordinario) entro la serata.
Lo scenario di quanto sta accadendo è desolante. Nulla a che vedere con i classici temporali di mezza estate che rinfrescavano e facevano respirare uomini e piante. Ora sembra che il clima tropicale stia diventando una dominante anche nel Mediterraneo. E le dannose tempeste con grandi masse d'acqua e vento diventeranno, a detta degli esperti, condizioni climatiche ricorrenti. Dal punto di vista climatico l'Italia sembra tagliata in due. Il Nord in balia del maltempo, il Centro sud con temperature ancora infuocate.
Ieri 19 città, sulle 27 monitorate dal ministero della Salute, erano ancora contrassegnate dal bollino rosso. Ma il caldo è il calo. Una circolazione di bassa pressione in arrivo dalla Francia introdurrà aria fresca prima al Nord (lunedì e martedì), poi, grazie anche ai venti di Maestrale, anche al Centro- Sud.
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