"Troppi fallimenti, togliere l'aggio non basta"

L'esperta: la burocrazia ostacola le mediazioni. Cartelle? Serve più tempo

"Troppi fallimenti, togliere l'aggio non basta"

«Dobbiamo evitare che queste categorie più fragili siano lasciate sole con il rischio di finire nelle mani degli usurai. È vero che siamo in crescita, ma la sensazione è le classi sociali più basse non ne abbiano tratto alcun beneficio». Marcella Caradonna è la presidente dell'Ordine dei Commercialisti di Milano, (per il rinnovo si voterà il 20 e 21 febbraio prossimi) sta lavorando a un tavolo con il Tribunale per monitorare l'emergenza procedure esecutive sugli immobili («numeri esponenziali») e vede sempre più piccole e medie imprese a rischio fallimento. «L'attuale regolamentazione bancaria considera a rischio anche i soci e gli amministratori delle società fallite», spiega. «E questo genera un problema sociale. Abbiamo chiesto alla politica di modificare i parametri che rendono le aziende fallibili e di prevedere altri percorsi più idonei, come la composizione negoziata, ma è un percorso a ostacoli per l'interpretazione restrittiva dei requisiti di identificazione degli esperti che questo percorso richiede. Proprio ieri l'Ordine di Milano con quello di Torino e di Bari ha chiesto al ministro della Giustizia Marta Cartabia e all'onorevole Francesco Paolo Sisto di modificare questa situazione. Speriamo di essere ascoltati».

Siete stati sul fronte durante la pandemia, non senza sacrifici...

«Per molte colleghe questo periodo è stato veramente molto complesso per il carico di lavoro generato dai decreti emergenziali unito alle esigenze famigliari con i figli a casa».

Gli oneri di riscossione come l'aggio sono stati aboliti ma è tornato l'incubo delle cartelle...

«È innegabile che il debito fiscale accumulato debba essere gestito in modo da consentire una ripartenza. Serve una definizione agevolata, distribuita in un congruo lasso di tempo, per innestare un rapporto più sereno Stato-contribuente. Chi ha dichiarato non è un evasore e nella maggior parte dei casi non ha pagato per l'effettiva impossibilità di farlo. Se c'è un percorso che gli consente la regolarizzazione, anche a costo di sacrifici lo fa».

Per un sondaggio Ipsos-Fiscal Focus paghiamo troppe tasse...

«Servono scelte strategiche. Una drastica riduzione della pressione fiscale, ma anche riferimenti concreti e vincolanti allo Statuto del contribuente che, al contrario oggi, purtroppo è troppo spesso disatteso».

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