Tsipras: "Accordo vicino". Ma la Merkel frena: "Non a tutti i costi"

È corsa contro il tempo per trovare un'intesa sulla Grecia. Dopo la cancellazione del summit con i capi di Stato e di governo dei 28 Paesi dell'Ue, le trattative proseguono. Ma l'Ue si spacca

Tsipras: "Accordo vicino". Ma la Merkel frena: "Non a tutti i costi"

I ministri dell’Eurozona hnno dato tempo fino a mercoledì alla Grecia per varare nuove riforme come condizione per il negoziato sul salvataggio. Lo ha affermato il ministro delle Finanze finlandese Alexander Stubb, sottolineando che i tre punti richiesti ad Atene sono di completare le misure entro il 15 luglio, riformare il sistema del lavoro e delle pensioni, intervenire su Iva e fisco. A tutto ciò si aggiunge la richiesta di rafforzare il programma di privatizzazioni. La cosa più importante - ha spiegato Stubb - è che l’intero pacchetto di misure sia approvato sia dal governo sia dal parlamento greco.

Intanto è ancora alta la tensione tra Tsipras e Angela Merkel. "Possiamo raggiungere un accordo stasera se tutte le parti lo vogliono. Sono qui per un compromesso onesto, i cittadini vogliono un’Europa unita e non divisa", ha assicurato il premier greco Alexis Tsipras, al suo arrivo al palazzo del Consiglio Europeo. Ma è arrivato subito lo stop da parte di Angela Merkel. Le discussioni fra i leader dell’Eurozona "saranno molto dure" secondo la cancelliera tedesca Angela Merkel. "È molto difficile - ha detto - la situazione economica è peggiorata negli ultimi mesi e si è persa fiducia e affidabilità": in ogni caso, ha aggiunto, la Germania non auspica "un accordo a ogni costo".

La Merkel ha poi aggiunto: "So che i nervi sono tesi, bisogna torvare una soluzione che vada bene sia alla Grecia che alla zona euro, valutando se le promesse della Grecia potranno portare al benestare per i negoziati: niente di più e niente di meno, vediamo se ce la faremo". Inoltre la Cancelliera avrebbe detto "no" ad un’ipotesi di ristrutturazione del debito, che non è contemplata dai trattati e invierebbe un messaggio sbagliato. Intanto la situazione sembra essere tornata alla tranquillità dopo alcune indiscrezioni che parlavano di alcuni diverbi tra Schaeuble e Mario Draghi durante il summit di ieri sera. Insomma i negoziati proseguono, ma lo scenario resta imprevedibile.

Intanto anche Matteo Renzi parla di un accordo vicino: "C’è un grande bisogno di Europa, è giusto preoccuparsi della vicenda greca e noi facciamo di tutto perchè si raggiunga un accordo: rispetto al punto di partenza ormai siamo molto vicini al raggiungimento di un accordo, non dico che siamo alla definizione dei dettagli, ma le
distanze si sono ravvicinate di gran lunga".

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