"Il tumore è tornato" Annuncio choc di Paul Allen

Il miliardario Paul Allen, che ha fondato il gigante del software americano Microsoft con Bill Gates nel 1975, ha rivelato che sta affrontando una nuova battaglia contro il cancro.

Allen ha fatto sapere in un tweet e sul suo sito web che il linfoma non-Hodgkin che sembrava aver sconfitto nove anni fa è tornato. Si tratta di un cancro che attacca i globuli bianchi. «Il mio team di medici ha iniziato a curare la malattia e ho intenzione di combattere la malattia in modo aggressivo», ha detto Allen. «I miei medici sono ottimisti sul fatto che vedrò buoni risultati dalle ultime terapie, come me», ha aggiunto.

Allen ha lasciato Microsoft nel 1983 ed è il fondatore e presidente di Vulcan. Possiede, tra l'altro, la squadra della National Football League, Seattle Seahawks, e i Portland Trail Blazers della Nba. Sul suo sito Internet l'informatico di Seattle ha assicurato che, nonostante la malattia, continuerà a occuparsi di Vulcan Inc., l'azienda fondata nel 1986 con la sorella Jody per supervisionare le sue differenti attività commerciali e filantropiche, dell'Allen Institute, una serie di istituti dedicati allo studio della bioscienza.

La sua prima battaglia contro il cancro è iniziata nel 1983, quando fu costretto a lasciare la Microsoft, otto anni dopo la sua fondazione, avvenuta il 4 aprile 1975 ad Albuquerque, nel New Mexico. Allen non è più tornato alla Microsoft pur avendo avuto successo contro la malattia. La sua quota nella società (possiede 138 milioni di azioni, pari all'8% circa, conservando un posto come consulente) lo ha reso plurimiliardario. Dopo l'uscita dall'azienda informatica, si è dedicato ad avventure imprenditoriali avveniristiche e ammantate di fascino storico come la «caccia» nei fondali marini dei relitti navali della Seconda Guerra.

Ha finanziato un immenso progetto edilizio a Seattle, colleziona aerei d'epoca, ha elargito i finanziamenti per l'istituto di ricerca Allen Institute of Brain Science, ha una fondazione di beneficenza che devolve 30 milioni di dollari l'anno a organizzazioni caritatevoli o di ricerca.