Uccide la moglie a coltellate

Fermato un 38enne austriaco, l'ha colpita nel loro maso

Uccide la moglie a coltellate

Ancora un femminicidio e ancora in Alto Adige, dove da aprile ne sono avvenuti ben quattro. Nella tarda mattinata di ieri una donna di 34 anni, Alexandra Riffeser, è stata uccisa dal marito nell'agriturismo di famiglia «Huberhof», alle porte di Merano, tra i vigneti di Lagundo nella zona di Quarazze, in via Laurin. A dare l'allarme, dopo aver udito le grida della donna, è stata sua sorella che vive con loro. Erano presenti anche i due figli piccoli della coppia che però in quel momento si trovavano con la nonna in un'altra parte dell'abitazione.

Sul posto sono giunti il medico d'urgenza e i poliziotti del commissariato di Merano, che hanno arrestato il 38enne Johannes Beutel. Il compagno della donna uccisa è un cittadino austriaco e quando è stato fermato aveva ancora la maglietta sporca di sangue. È stato portato in commissariato ed è stato interrogato dal magistrato di turno Igor Secco. Sul corpo di Alexandra Riffeser sono state rinvenute diverse coltellate, non è ancora chiaro quale sia stato il movente.

Come detto, quello di ieri è il quarto delitto in cui ha perso la vita una donna consumato in Alto Adige negli ultimi cinque mesi, un numero preoccupante e che fa riflettere. Lo scorso 20 aprile il corpo di una 57enne, Monika Gruber, era stato trovato nel suo appartamento di Bressanone e a finire in manette era stato Robert Kerer, marito 58enne che era stato rintracciato con in tasca un biglietto con scritto «io sono un assassino».

Durante l'estate, poi, altri due fatti di sangue: il 17 luglio a Brunico aveva perso la vita Nicoleta Caciula, operaia romena 46enne; in questo caso ad essere arrestato con l'accusa di omicidio volontario, dopo un mese, era stato il nipote Daniel. Infine l'ultimo episodio il 14 agosto a Santa Cristina in Val Gardena, dove il parmense Paolo Zoni ha ucciso con 19 coltellate la moglie Rita Pissarotti mentre si trovavano in vacanza.

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