Uccide un uomo. Agente pestato: grave

Inseguito fin sotto casa. Il colpo, poi l'aggressione dei parenti. È in rianimazione

Uccide un uomo. Agente pestato: grave
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Colpito a morte sotto casa da un agente in borghese, che viene linciato dai familiari inferociti. Dramma a Crotone, ieri pomeriggio, con il tragico bilancio di un morto e un ferito grave. Una lite, l'inseguimento per le strade di una zona popolare a Isola Capo Rizzuto, i colpi di pistola. Cosa è accaduto esattamente al Lampanaro, un quartiere difficile alla periferia della cittadina calabrese? Certo è che Francesco Chimirri, 44 anni, pizzaiolo a Isola Capo Rizzuto, famoso per i suoi video sui social, arriva in ospedale cadavere. Colpito a morte da un proiettile calibro 9 della pistola di ordinanza di un agente della squadra mobile che lo stava inseguendo a bordo della sua Peugeot 208.

Per quale motivo il poliziotto, 37 anni, che si stava recando in questura per prendere servizio, voleva fermare la vittima che viaggiava su una Dacia Duster assieme al padre e a un'altra persona? Secondo l'ipotesi più accreditata l'auto di Chimirri, che viaggiava a forte velocità facendo manovre spericolate, urta la Peugeot provocando la rottura di uno specchietto. Non si ferma, l'agente la insegue. Quando le due auto si bloccano il poliziotto viene aggredito dai tre scesi dal Suv con spranghe e bastoni. Si ipotizza che avessero anche loro una pistola ma a terra, in via don Giuseppe Puglisi, viene trovata solo quella dell'agente ferito. Il poliziotto si trova comunque in seria difficoltà. Si difende con il manganello ma non basta. E spara. Un primo colpo in aria non blocca i suoi aggressori. Per gli esperti della scientifica almeno tre i proiettili esplosi ma uno solo raggiunge il pizzaiolo. Un altro finisce contro un muro.

Immediata la reazione dei familiari che scendono in strada e accerchiano l'agente. Calci, pugni, bastonate e sprangate anche quando è a terra, inerme. Sono passate le 15,30, qualcuno chiama il 112 e vengono inviate le ambulanze. Purtroppo per l'uomo non c'è niente da fare: nonostante il tentativo di rianimazione arriverà morto all'ospedale San Giovanni di Dio. Mentre i sanitari cercano di soccorrere il poliziotto gravemente ferito, i familiari di Chimirri continuano a pestarlo a sangue. A fatica gli infermieri lo caricano su una barella e si allontanano dalla folla imbestialita.

«Il paziente è stato stabilizzato, resta in prognosi riservata - spiegano i sanitari dell'ospedale di Catanzaro - ma non è in fin di vita». Sottoposto a tutti gli accertamenti del caso, il poliziotto viene ricoverato in Terapia Intensiva. Sul posto i carabinieri del reparto operativo di Crotone per i rilievi e le indagini seguite dal pm di turno. Ascoltati decine di testimoni per far luce su una storia assurda, repertati i bossoli e le mazze di ferro, sequestrata e perquisita l'auto dei Chimirri. Mentre il padre della vittima fugge assieme al terzo uomo, vengono portati in caserma gli altri parenti.

Nessuna dichiarazione alla stampa da parte dei carabinieri che indagano secondo quanto imposto dal procuratore nonostante il diritto costituzionale di cronaca. «Seguirà una nota stringata» chiosano al reparto operativo. Il padre dello chef, secondo la Procura, verrà indagato per tentato omicidio e lesioni gravi, il poliziotto, come atto dovuto, per omicidio. Chimirri, una passione sfrenata per la pizza diventata la sua professione, era molto noto per i suoi video su TikTok, seguito da oltre 158mila followers.

Da pochi mesi aveva festeggiato, e condiviso con gli amici in rete, i 24 anni di matrimonio. Video spesso spiritosi, al mare come in cucina. «Ancora incredula, ti ricorderò sempre per la bella persona che eri, col sorriso stampato in volto. Rip, caro Francesco» posta una donna su fb.

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