Ucraini ancora all'offensiva. I russi in ritirata nell'Est

"Riconquistati più di mille chilometri quadrati". Mosca annuncia l'evacuazione dei civili a Izium

Ucraini ancora all'offensiva. I russi in ritirata nell'Est

Oltre al sostegno militare dell'occidente, l'Ucraina può vantare qualcosa in più del fattore territoriale: la presenza a capo delle sue armate del generale Valery Zaluzhnyi. Mentre Putin nei quasi duecento giorni di combattimenti ha più volte sostituito l'uomo designato ad alimentare l'Operazione Speciale (Gerasimov, Dvornikov, Kisel e Osipov), gli ucraini continuano a pianificare tutte le manovre affidandosi al 49enne generale, citato da Time come una delle 100 persone più influenti al mondo nel 2022. Primo comandante in capo a non aver prestato servizio nell'esercito sovietico, Zaluzhnyi è amato dai suoi soldati per l'empatia che riesce a instaurare, e i risultati iniziano a essere sempre più tangibili.

Negli ultimi giorni, le forze armate ucraine hanno liberato più di mille chilometri quadrati di territorio. Le controffensive nel sud e nella direzione di Kharkiv hanno avuto successo.

Putin era convinto di fagocitare il Donbass entro fine luglio, ma ancora una volta le sue previsioni non si sono avverate. Lo sottolinea anche il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg, rivelando che la guerra sta entrando in una fase cruciale. «Le forze ucraine sono state in grado di fermare l'offensiva di Mosca nel Donbass, contrattaccare dietro le linee russe e riprendere territorio. C'è ancora parecchia strada da percorrere, e di sicuro arriveremo in inverno con il conflitto in corso. Per questo rinnovo le richieste agli alleati di fornire uniformi speciali, generatori, tende e attrezzature per aiutare Kiev».

Nel frattempo i Servizi di Sicurezza ucraini hanno diffuso ieri foto dei loro soldati in due luoghi appena liberati: la città di Balaklia, nell'oblast nord orientale di Kharkiv, e il villaggio di Visokopilya, nell'oblast meridionale di Kherson. «Passo dopo passo ci riprendiamo le nostre città e i nostri villaggi», si legge nel comunicato dell'intelligence. Un'ulteriore e inattesa prova del successo ucraino è arrivata direttamente dalla tv di stato russa. Il capo dell'amministrazione degli occupanti nella zona di Kharkiv, Vitaly Ganchev, ha ammesso in diretta che le forze armate ucraine hanno «violato le difese russe e riportato una vittoria sostanziale in tutta la regione». Lo stesso Ganchev, secondo la Tass, ha annunciato l'evacuazione dei civili dalle città di Izium e Kupiansk, nell'oblast di Kharkiv. In mattinata era stata diffusa sui social una foto di soldati ucraini all'ingresso di Kupiansk.

La controffensiva ucraina prosegue anche nel sud, provocando pesanti perdite tra le forze di Mosca. Il Comando operativo meridionale parla di un centinaio di soldati russi uccisi negli ultimi due giorni e della distruzione di una quantità notevole di equipaggiamenti militari, così come un ponte e due depositi di munizioni. In serata sono stati annientati anche tre sistemi di lanciarazzi, vari pezzi di artiglieria e un carro armato ed è stato distrutto il ponte di Kupyansk, sul fiume Oskol, per tagliare i rifornimenti al nemico.

Un bombardamento russo ha colpito nel pomeriggio il centro della città di Kharkiv. Diversi edifici civili sono stati colpiti e una scuola materna rasa al suolo. Ci sono almeno 10 feriti, fra cui tre bambini.

Nel frattempo l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha segnalato la totale interruzione di corrente nella città di Energodar, dove si trova la centrale nucleare di Zaporizhzhia. «È del tutto inaccettabile - ha riferito il direttore generale Rafael Grossi - chiediamo l'immediato stop dei bombardamenti prima di un disastro».

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