"Guardati le spalle fottuta bagascia antifascista di merda. Sappiamo dove abiti e dopo bruciarti la macchina ti sprangheremo senza pietà". Maria Lucis, madre della consigliera comunale di Udine del Partito Democratico, Sara Rosso, si è trovata questo messaggio di minacce nella posta privata di Facebook.
Intimidazione datata 13 agosto, e inviata da un profilo anonimo, che prosegue ancora peggio. Infatti, non è finita qui e si legge ancora: "Devi morire tu e quei negri bastardi che tanto difendi. Sappiamo dove trovarti. La bara per te scrofa antifascista è pronta".
La diretta interessata, destinataria delle minacce ha reso tutto pubblico su suggerimento della stessa polizia postale: "Gli agenti mi hanno suggerito di rendere pubblico quanto avvenuto perché in qualche modo questa scelta mi protegge da questi utenti anonimi che aprono e chiudono profili falsi" racconta la donna, come riporta Udine Today.
Le minacce via social
Il "perché" dell’avvertimento? Probabilmente le prese di posizioni, proprio su Facebook, pro migranti e antifascistE che hanno scatenato la reazione smodata. La signora spiega: "Sono andata a controllare cosa possa aver fatto scaturire tutto quell'odio , ma non è facile capirlo. Sono iscritta al Partito Democratico e sono antifascista e sicuramente in quei giorni ho commentato qualche articolo o qualche post inerente il caso della nave Diciotti, le scelte adottate contro l'accoglienza diffusa dalla giunta Fedriga o la chiusura del progetto Aura adottata dalla giunta Fontanini.
Ma non è escluso che quel messaggio possa essere riferito a qualche mio commento sull'anniversario dell'eccidio di Sant'Anna di Stazzema. Quello che è certo è che io sono sempre attenta al mio linguaggio. Utilizzo uno stile forse incisivo, ma sempre privo di insulti o offese".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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