750 miliardi di euro. A tanto ammonta il Recovery Fund proposto dalla Commissione europea di Ursula Von der Leyen, che prevede una quota maggioritaria per l’Italia di 172,7 miliardi, di cui 82 completamente a fondo perduto. I restanti 91 miliardi, invece, sotto forma di prestiti.
Il piano di rilancio dell’Europa, ribattezzato Next generation Eu, per affrontare l’emergenza sanitaria e la crisi economica continentali per colpa della pandemia di coronavirus, è stato inserito nel più ampio progetto di sostegno ai Paesi membri contenuto nel bilancio dell’Ue 2021-2027. La stessa presidente Von der Leyen ha così commentato il maxi-provvedimento: "Oltre ad essere solidali per superare la crisi immediata vogliamo proporre questo patto per investire nel futuro. Questo strumento aiuterà le aziende in difficoltà e sosterrà gli investimenti nelle tecnologie per permettere alle filiere di diventare maggiormente resilienti, anche in vista di crisi future".
Quindi, la tedesca ha aggiunto: "È il momento di fare la cosa giusta. Settant'anni fa i padri fondatori hanno fatto il primo passo per creare un'Europa basata sulla pace e il benessere, mentre oggi dobbiamo scrivere un nuovo capitolo verso l'Europa della sostenibilità. Next Generation Eu dovrà permettere alle future generazioni di raccogliere i frutti seminati oggi; con il Recovery Fund vogliamo creare un'Europa diversa, per uscire da questa crisi e facendoci ispirare dagli ideali che hanno fatto nascere l'Unione europea".
Per raggiungere i 750 miliardi di euro del piano di rilancio, l’Ue alzerà per un determinato periodo di tempo (non ancora definito) il tetto delle risorse proprie del bilancio comune al 2% del Pil europeo e andando sui mercati a finanziarsi. Inoltre, per reperire risorse Bruxelles propone di includere nuove entrate dalla tassazione sulle emissioni di Co2, sulle grandi multinazionali, sulla plastica e anche web tax.
Esulta l’asse franco-tedesco, ma anche la Spagna e l’Italia sorridono. Non sorridono invece i falchi olandesi dell’austerity e del rigore sempre e comunque; non a caso i Paesi Bassi di Mark Rutte hanno spento gli entusiasmi, mordendo il freno: "I negoziati saranno lunghi, le posizioni sono distanti". L’ultima parola spetterà al Consiglio europeo: sarà una partita-battaglia decisiva.
Dicevamo del sorriso italiano per il Recovery Fund. Soddisfatto il presidente del Consiglio Giuseppe Conte che parla di "ottimo segnale di Bruxelles". Sui propri profili social, infatti, il premier ha scritto: "Ottimo segnale da Bruxelles, va proprio nella direzione indicata dall’Italia. Siamo stati descritti come visionari perché ci abbiamo creduto dall’inizio. 500 mld a fondo perduto e 250 di prestiti sono una cifra adeguata. Ora acceleriamo sul negoziato e liberiamo presto le risorse".
Ottimo segnale da Bruxelles, va proprio nella direzione indicata dall’Italia. Siamo stati descritti come visionari perché ci abbiamo creduto dall’inizio. 500 mld a fondo perduto e 250 di prestiti sono una cifra adeguata. Ora acceleriamo sul negoziato e liberiamo presto le risorse
— Giuseppe Conte (@GiuseppeConteIT) May 27, 2020
Anche Silvio Berlusconi esprime soddisfazione per la proposta dell’Ue sul Recovery Fund: "Dall'Europa buone notizie, quella di oggi è una giornata positiva. L'Europa ha seguito la strada che noi del Partito Popolare Europeo avevamo indicato e per la quale ci siamo molto spesi all'interno del Ppe: 750 miliardi sono un impegno importante per la ripresa". Il leader di Forza Italia, infine, sferza l’esecutivo giallorosso, invitandolo a non sperperare i miliardi che potrebbe avere in dotazione: "È fondamentale che il governo Italiano utilizzi bene questi fondi, per il sistema delle imprese e il mercato del lavoro, superando le lentezze della nostra burocrazia.
Se disperdessimo queste risorse in mille rivoli assistenziali, come è accaduto negli ultimi provvedimenti del governo, andrebbe sprecata una straordinaria opportunità per ripartire, per agganciare la ripresa dell'economia europea".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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