Usa, l'ora degli insulti. Trump: "Joe drogato". Biden: "Lui criminale"

Il tycoon accusa: "Sarà su di giri per il dibattito tv". La replica: "Assalta il Paese"

Usa, l'ora degli insulti. Trump: "Joe drogato". Biden: "Lui criminale"
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A una settimana dal primo confronto televisivo si infiammano i toni tra i due candidati alla Casa Bianca. Donald Trump e Joe Biden hanno lanciato una serie di pesanti attacchi reciproci, mentre la battaglia è sempre più serrata e i sondaggi li danno testa a testa. Biden assumerà «cocaina» per il dibattito così da sembrare più energico, accusa il tycoon, mentre il presidente Usa risponde definendolo un razzista. «È un criminale condannato. Ma per quanto questo sia inquietante, a essere ancora più dannoso è l'assalto a tutto campo che sta sferrando al nostro sistema giudiziario», afferma Biden nel corso di un evento di raccolta fondi in Virginia con Bill e Hillary Clinton. «Un suo secondo mandato è una minaccia più del primo. Non riesce ad accettare di aver perso alle elezioni del 2020, è una cosa che lo sta facendo impazzire. È anche fuori di testa, sono serio, ascoltatelo», prosegue il comandante in capo ribadendo come la sua maggiore preoccupazione sia la possibilità che, in caso di ulteriori quattro anni, The Donald possa nominare altri due giudici della Corte Suprema. E spiega che il rivale ha «trascorso la vita a denigrare gli afroamericani, il suo è un razzismo flagrante».

Gli attacchi di Biden non sconvolgono Trump, che torna a ipotizzare un suo presunto uso di droga. Prendendo spunto dalle dipendenze del figlio Hunter e dal ritrovamento di cocaina alla Casa Bianca nel 2023, durante un comizio in Wisconsin il tycoon suggerisce, come aveva già fatto in occasione del discorso sullo stato dell'Unione, che «il peggior presidente della storia» potrebbe usare cocaina anche nel primo dibattito del 27 giugno per apparire più vigoroso e tonico, rispetto alla «debolezza e allo smarrimento» che lo contraddistinguono.

I due rivali intanto sono al lavoro per prepararsi al faccia a faccia ospitato dalla Cnn: Biden si concentrerà sul confronto nei prossimi giorni a Camp David, mentre Trump ha già iniziato, aiutato dal senatore della Florida Marco Rubio, considerato tra i favoriti per unirsi al suo ticket presidenziale. L'annuncio del vice è atteso durante la convention repubblicana a Milwaukee, tra meno di un mese, e al momento l'ex presidente non ha lasciato trapelare alcuna preferenza, ma pare che in pole position ci sia pure il senatore dell'Ohio J. D. Vance, autore del bestseller Hillibilly Eleby. Vance ha dalla sua parte la giovane età, l'essere paladino della classe lavoratrice - base del movimento Maga - e le posizioni in politica estera che lo vedono contrario alle guerre di cui non si vede la fine, come l'Afghanistan.

Intanto un sondaggio di Npr, Pbs News e Marist mostra che Trump e Biden sono in assoluta parità, entrambi con un sostegno del 49%. Secondo gli esperti mentre il candidato democratico ha migliorato la sua posizione tra gli indipendenti, quello repubblicano ha ampliato il vantaggio tra gli elettori bianchi.

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