"Dall'analisi dei dati Eurostat, che ci raccontano come l'Italia non riesca a recuperare le perdite della crisi e a mettersi a pari dei big Ue su industria e lavoro, e dall'analisi della lieve e affannosa crescita prevista per il nostro Paese nel 2015 e nel 2016, emerge che siamo sì usciti dalla recessione ma, ahinoi, non ancora dalla crisi. E la strada è lunga e tortuosa. Per tornare ai livelli ante 2008, per quanto riguarda il Pil e l'occupazione, a questi lentissimi ritmi di crescita, ci vorranno almeno 10 anni. E i gufi qui non c'entrano niente, caro presidente del Consiglio (si fa per dire), Matteo Renzi". Lo afferma in una nota il presidente dei deputati di Forza Italia, Renato Brunetta. Che aggiunge: "E il passaggio dal segno meno al segno più non è certamente ascrivibile a questo governo, che in 20 mesi a Palazzo Chigi non è riuscito a dare al Paese la tanto sbandierata svolta buona.
Se non ci fosse stata la svalutazione dell'euro, la diminuzione del prezzo del petrolio e la liquidità della Banca centrale europea la crescita in Italia sarebbe ancora con il segno meno. Con buona pace di Renzi e della sua ossessione per i volatili notturni. Come volevasi dimostrare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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