Utero in affitto reato, primo sì Ue

Lo sfruttamento della "maternità surrogata" associato alla tratta degli esseri umani

Utero in affitto reato, primo sì Ue
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Lo sfruttamento della maternità surrogata è un reato associabile alla tratta degli esseri umani. A dirlo è il Parlamento europeo che ieri in ha approvato in Commissione Giustizia un testo con nuove regole anti-tratta degli esseri umani includendo anche l'utero in affitto.

Canta vittoria l'europarlamentare di FdI Vincenzo Sofo: «Grazie a Fdi ed alle forze conservatrici, questa mattina l'utero in affitto è stato inserito dalla commissione Libertà civili e giustizia del Parlamento europeo nell'elenco dei reati relativi alla tratta di esseri umani. Nonostante i tentativi dei liberali e delle sinistre è stato messo un freno alla normalizzazione di un crimine aberrante».

Nel testo non è infatti passata la versione con cui si chiedeva di rendere reato solo la «maternità surrogata forzata», una dizione chiesta dai liberali e bloccata dagli altri gruppi tra cui i socialisti e i popolari.

Proprio su questo punto si scatena la polemica politica con l'eurodeputata del M5S Laura Ferrara che attacca Fdi: «Da Fratelli d'Italia arriva l'ennesima colossale bufala ai danni di genitori e bambini. Confondono la maternità surrogata a scopo di sfruttamento riproduttivo, indicata nel testo, con la gestazione per altri in forma altruistica».

Ma è soprattutto il presidente della commissione giustizia, il socialista spagnolo Lopez Aguilar, a intervenire: «Il testo votato oggi non ha come obiettivo normare la questione della maternità surrogata in Europa, ma solo combattere i casi di sfruttamento». Secondo Aguilar il testo nasce da un accordo di cui hanno fatto parte i socialisti ma non Ecr, gruppo di Fratelli d'Italia. La co-relatrice del testo Malin Björk attacca in modo scomposto e fuori luogo Sofo accusandolo di cercare di intestarsi l'approvazione di un testo che «non vieta la maternità surrogata in generale, né retribuita né non retribuita, ma la criminalizza nel contesto della tratta degli essere umani». È proprio l'europarlamentare di Fdi a replicare mettendo i puntini sulle i: «Prendo atto del fatto che, evidentemente, le sinistre siano state oggi tirate per le orecchie dalle lobby che premono per la legalizzazione dell'utero in affitto e che immagino siano state tutt'altro che contente a scoprire che oggi la maternità surrogata a scopo di sfruttamento riproduttivo sia stata inserita nei reati relativi alla tratta di esseri umani».

L'Europarlamentare dei Conservatori poi aggiunge: È fin troppo evidente utilizzare il corpo di una donna per generare figli da consegnare poi a terze persone sia a tutti gli effetti una forma di sfruttamento di un essere umano a fini riproduttivi, con l'aggravante data dal fatto che l'essere umano procreato diviene poi oggetto di una tratta. Che tutto ciò avvenga attraverso un formale contratto commerciale o attraverso accordi di altra natura è irrilevante, resta sempre una pratica aberrante e siamo dunque fieri che oggi sia stato messo un primo paletto importante in tal senso e ciò, piaccia o no alle sinistre, è stato possibile grazie anche ai voti delle destre».

Anche la senatrice di Forza Italia Licia Ronzulli si esprime con soddisfazione per il voto europeo affermando che «nella lotta alla maternità surrogata l'Italia sia diventata l'apripista d'Europa» mentre per le europarlamentari della Lega Annalisa Tardino, Maria Veronica Rossi e Isabella Tovaglieri «grazie all'impegno del centrodestra, oggi è stato compiuto un passo in avanti importante in Ue contro la pratica della maternità surrogata, con il suo inserimento in ommissioni riunite Libe-Femm nell'elenco dei reati relativi

alla tratta di esseri umani».

Il voto europeo testimonia e conferma come la maternità surrogata rappresenti una pratica di sfruttamento del corpo della donna per fini riproduttivi a cui è necessario opporsi a tutti i livelli

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