Va agli scontri per gli sgomberi poi denuncia: «Ho abortito»

Va agli scontri per gli sgomberi poi denuncia: «Ho abortito»

MilanoLe prime indiscrezioni circolavano già nel primo pomeriggio ma solo in serata è arrivata la conferma del pm Maurizio Romanelli che sta indagando sugli incidenti seguiti allo sgombero di due centri sociali. La donna che aveva accusato la polizia di averla presa a manganellate nonostante fosse incinta ha perso il bambino. Una notizia che sicuramente getterà altra benzina sul fuoco, alimentando il già elevato clima di tensione nelle periferie cittadine.

La polemica attorno alle occupazioni abusive delle case popolari è infatti salita alle stelle dopo che la giunta di sinistra del sindaco Giuliano Pisapia si era allineata alla linea dura sugli sgomberi. L'11 novembre la prima risposta degli antagonisti: una ventina di incappucciati assaltano un circolo Pd al Corvetto, quartiere popolare nelle periferia sud est, durante una riunione di inquilini Aler, tutti in età molto avanzata. I vecchietti fuggono dalla finestra al pian terreno, uno con problemi cardiaci finisce in ospedale. Sospettati numero uno: gli anarchici dei circoli, sempre al Corvetto, «Corvaccio» e «Rosanera» ricavati in edifici pubblici occupati.

Il 13 e il 17 novembre vengono sgomberati alcuni alloggi popolari nelle periferiche via Salamone e Vespri Siciliani, con tafferugli e blocchi stradali. Così il 18 la polizia decide di intervenire per sfrattare i due circoli anarchici. Finisce malissimo. Incidenti si susseguono fino a sera tardi, con feriti da entrambe le parti, arresti e denunce. In particolare fa molto scalpore l'intervista televisiva rilasciata da una donna di 37 anni proveniente dalla Romania che denuncia di essere stata picchiata dagli agenti durante le cariche. «Ero corsa per prendere una bambina che stava per essere schiacciata da un cassonetto quando quel “signore con la barba” mi ha colpito con una manganellata al fianco», racconta precisando di essere incinta di sei mesi. Ieri la drammatica notizia: ricoverata nella notte alla clinica ginecologica Mangiagalli la donna ha perso il bimbo, come confermata anche il pm Romanelli che sta seguendo gli eventi.

Anche se sembra che nel referto inviato in Procura i medici precisino di non aver trovato alcune segno, pur lieve, di percosse. In ogni caso il pm di turno Gianluca Prisco ha aperto un fascicolo per appurare le cause dell'aborto e già questo sicuramente alzerà il livello delle polemiche, per altro già altissimo.

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