Valentina Cortese aveva affidato la sua vita nelle mani della «sua» Giovanna, ma lei voleva solo i suoi gioielli. La badante salvadoregna 59enne che da 30 anni lavorava come donna fidatissima alle dipendenze della 93enne ex musa di Strehler e Fellini si è rivelata una calcolatrice. e delle peggiori. Insieme a una «collega» peruviana 44 enne, che ogni notte da 15 anni vegliava sul sonno dell'attrice e quindi dormiva in casa Cortese - uno splendido appartamento a due passi dal Quadrilatero della moda - a maggio ha fatto sparire dalla cassaforte dell'artista 2 milioni di preziosi.
Le governanti sono accusate anche del furto di un preziosissimo anello con un diamante da dieci carati scomparso da un armadio dell'attrice nel settembre 2013. Dopo quell'episodio - regolarmente denunciato - la famiglia Cortese aveva deciso di dotarsi di due cassaforti a muro per custodire oltre 30 scatole piene di gioielli storici e artistici, molti dei quali firmati Bulgari e Van Cleef & Harpels: parure, anelli, orecchini, bracciali. La prima cassaforte, quella completamente svaligiata, si trova nella camera da letto dove l'attrice è costretta da tempo, mentre la seconda in un vicino corridoio serve per custodire esclusivamente la chiave della prima, che per essere aperta ha bisogno anche di una combinazione.
La chiave della seconda cassaforte e la combinazione della prima erano custodite solo dalla nuora (e unica erede) dell'attrice e dalle due governanti, ma i sospetti degli investigatori della Mobile si sono da subito orientati sulle badanti.
Ora agli arresti domiciliari, accusate di furto aggravato, le due donne hanno sempre negato tutto. Tuttavia la polizia ha preferito ritirare i loro passaporti. La signora Cortese continua a chiedere della «sua» e nessuno ha il coraggio di dirle la verità.
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